Niente firma sulla maglia arcobaleno
Un giocatore di una squadra tedesca si rifiuta di firmare una maglia arcobaleno. Il club lo riprende e lui fa mezza marcia indietro.
«Una cosa da f...i. Non firmerò mai queste s......e gay». Così si espresso l'attaccante del Wolfsburg Kevin Behrens in merito ad una iniziativa del suo club di calcio: far firmare ad ogni giocatore una maglia dove il nome, il numero e lo sponsor erano stampati con i colori arcobaleno per poi metterla all'asta per beneficenza. Beherens si è rifiutato ed ha usato quella espressione colorita, in tono con la maglia arcobaleno.
Il club lo ha attaccato: «C'è stato un comportamento che non rispecchia i nostri valori. Siamo consapevoli della responsabilità sociale che abbiamo. Noi tutti qua sposiamo valori quali il rispetto e la tolleranza, che sono radicati nella filosofia societaria». Beherens ha fatto mezzo passo indietro: «La mia reazione spontanea all'iniziativa non è accettabile. Per questo mi voglio scusare. Ne abbiamo parlato internamente, non vorrei discuterne pubblicamente"».
Sono appena 42 i minuti giocati dall’attaccante. Forse perché poco gay friendly? E poi la chiamano libertà di espressione.