Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Nessuno si suicidava nel Medioevo

Datevi da fare non per il cibo che non dura (Gv 6, 27)

Schegge di vangelo 19_04_2021 Español

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». (Gv 6, 22-29)


Quello che è essenziale, è invisibile all’occhio umano. Se, infatti, l'uomo fosse definito dai soli bisogni materiali perché il suicidio era praticamente inesistente nel Medioevo, mentre oggi è così diffuso nelle società ricche che hanno sconfitto la povertà materiale? Evidentemente si trova in esse un’altra povertà, quella spirituale. Occorre, perciò, non fermarsi superficialmente ai prodigi materiali operati da Gesù ma scendere al loro significato profondo, alimentando così la nostra anima spirituale, quella destinata alla vita eterna.