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Islam

Nessuna speranza per i cristiani in Iran

Le proteste contro il regime degli ayatollah a partire dal 2022 hanno fatto aumentare la persecuzione nei confronti dei cristiani

Il 5 agosto la Commissione Onu indipendente per l’accertamento dei fatti sull’Iran ha pubblicato un rapporto dal titolo “Ci hanno disumanizzato” dedicato alle violazioni dei diritti delle minoranze etniche e religiose commesse in Iran durante la repressione delle manifestazioni di protesta organizzate dal movimento “Woman, Life, Freedom” dopo l’uccisione di Mahsa Amini, la giovane curda morta nel 2022 mentre era trattenuta dalla polizia religiosa che l’aveva arrestata perché non indossava il velo in modo corretto. Il rapporto sostiene che le minoranze religiose, tra cui i cristiani, sono state oggetto di una repressione particolarmente rabbiosa: “il crimine contro l’umanità della persecuzione per motivi di genere si è incrociato con la persecuzione per motivi etnici e religiosi”, spiega il rapporto. Tra le violenze inflitte alle minoranze e che non hanno risparmiato neanche i minori si sono registrati arresti arbitrari, torture, stupri, esecuzioni extragiudiziali, uso eccessivo della forza, sparizioni, detenzioni immotivate. Inoltre è stato spesso violato il diritto a un giusto processo. Per i cristiani duramente perseguitati dal regime degli ayatollah ne è derivato un ulteriore accanimento da parte delle autorità. L’elezione a luglio di Masoud Pezeshkian, un cosiddetto moderato, a capo dello stato non induce a sperare in un miglioramento della loro situazione. Pezeshkian ha in effetti parlato di riforme in materia di diritti delle donne e delle minoranze, ma ha anche orgogliosamente annunciato la sua totale fedeltà alla Guida Suprema, Ali Khamenei, che ha l’ultima parola in tutte le questioni riguardanti leggi e governo e che ha sempre perseguitato i cristiani. Inoltre il nuovo presidente ha manifestato ostilità nei confronti dell’Occidente e ha detto di apprezzare profondamente l’amicizia con la Russia e la Cina. Sono dichiarazioni di schieramento che per i cristiani non annunciano niente di buono. Attualmente in Iran vivono circa 300.000 cristiani su un totale di quasi 88 milioni di abitanti, il 99.4% dei quali musulmani.