Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
SCHEGGE DI VANGELO

Nessun uomo può sfuggire

Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani (Gv 10, 39)

Schegge di vangelo 03_04_2020

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui. (Gv 10, 31-42)

Da questo brano di vangelo, con alcuni altri, si capisce come Gesù abbia deciso volontariamente di donare la Sua vita. In particolare, prima che giungesse l’ora prescelta da Lui e dal Padre, nessuno è riuscito a ucciderlo, a cominciare dai suoi concittadini di Nazaret. Questo fatto è un’ulteriore conferma della divinità di Gesù, infatti nessun uomo può sfuggire più volte con le sue sole forze alla folla inferocita che vuole lapidarlo o buttarlo giù dal precipizio. Ci vuole un miracolo di Dio.