Nel 2017 l’inquinamento ha ucciso 8,3 milioni di persone
Secondo un recente rapporto l’India è il paese con più morti da inquinamento in valori assoluti, 2,3 milioni, il Ciad in rapporto alla popolazione, 287 ogni 100.000 abitanti
Posto che sia possibile calcolare con tanta esattezza i decessi causati dall’inquinamento, il per niente invidiabile primato secondo il rapporto 2019 della Global Alliance on Hearth and Pollution spetta all’India, in valori assoluti: 2,3 milioni di morti nel 2017, seguita dalla Cina con 1,8 milioni, e poi, molto distaccati, da Nigeria, 279.000, Indonesia, 233.000, e Pakistan, 223.000. In termini relativi, cioè in rapporto alla popolazione, l’India scende però al decimo posto, con 174 morti su 100.000 abitanti. Nelle prime posizioni si trovano il Ciad, con 287 morti ogni 100.000 abitanti, la Repubblica Centrafricana, con 251, e la Corea del Nord, con 202. Il paese più sicuro risulta invece essere il Qatar, con 15 morti su 100.000 abitanti, seguito da Brunei, Maldive, Kuwait e Oman. I redattori del rapporto avvertono che in effetti i dati sono certamente errati per difetto. Proprio i due paesi in seconda e terza posizione per percentuale di decessi d’altra parte rafforzano le perplessità sull’attendibilità dei dati rilevati e rilevabili: il Centrafrica, per il conflitto tuttora in corso che rende difficile svolgere indagini statistiche, e la Corea, per il regime poco incline a lasciare che si indaghi sulla condizione degli abitanti. Sta di fatto che il rapporto si fonda sui dati forniti dall’Institute of Health Metrics Evaluation di Seattle che ha analizzato quattro fattori di rischio: atmosferico, idrico, professionale e da piombo. In totale nel 2017 sarebbero deceduti a causa dell’inquinamento 8,3 milioni di persone e si sarebbero persi 275 milioni di anni di vita in buona salute. Il numero dei morti causati dall’inquinamento, secondo i ricercatori, supera quello dei morti per consumo di tabacco, che sono circa otto milioni, ma è inferiore a quelli causati da alcol, droghe e conflitti, e dalle tre malattie maggiori cause di morte: Hiv, malaria e tubercolosi. L’Italia è 64esima, con 94 morti ogni 100.000 abitanti. I morti in valori assoluti sono 57.033.