Musulmani a messa, intanto l'Isis dichiara guerra ai cristiani
Sarà ironia della sorte, ma proprio quando i musulmani di Francia lanciano l'iniziativa di partecipare alla Messa cattolica, esce il nuovo numero di Dabiq, la rivista ufficiale del Califfato, in cui si invitano i militanti a uccidere i cristiani. Due aspetti di un dialogo fra sordi che caratterizza questa ondata di jihad in Europa sin dalle sue prime mosse.
- UN ATTO INSENSATO, di Antonio Livi
Dalla presenza silenziosa e rispettosa agli imam chiamati a recitare versi del Corano dall'ambone, ieri in giro per le chiese italiane si è visto di tutto nella domenica in cui migliaia di musulmani hanno partecipato alla messa in segno di solidarietà per il barbaro assassinio di padre Jacques Hamel a Rouen. L'iniziativa originale era partita dal Consiglio francese per il culto musulmano ma in Italia ha trovato entusiastica adesione da parte della CEI (clicca qui per il nostro giudizio sull'atteggiamento della Chiesa italiana).
Sarà ironia della sorte, ma proprio quando i musulmani di Francia lanciano l'iniziativa di partecipare alla Messa cattolica, esce il nuovo numero di Dabiq, la rivista ufficiale dello Stato Islamico, in cui si invitano i militanti a uccidere i cristiani ovunque nel mondo.
MUSULMANI IN CHIESA, IL RISCHIO CHE SIA SOLO "TEATRO" di Giorgio Carbone
Il dialogo suppone che i dialoganti si aprano per quello che sono e così inizino a conoscere l’identità dell’altro. Se il dialogo metodologicamente esclude la manifestazione dell’identità delle parti, è finzione. L'auto-invito dei musulmani francesi nelle chiese cattoliche è lodevole per la solidarietà che lo anima, ma rischia di essere inefficace, perché presuppone l'annullamento dell'identità dei cristiani e dei loro ospiti.
"SPEZZATE LA CROCE" di Valentina Colombo
Nel giorno in cui in molte chiese hanno accolto rappresentanti dell’islam che hanno partecipato alla Santa Messa, la risposta e la doccia fredda provengono direttamente dallo Stato Islamico. Ieri è stato pubblicato il nuovo numero della rivista dell’Isis Dabiq, il cui titolo è molto eloquente: Spezzate la croce.