Multa per i manifesti contro l'utero in affitto
Il comune di Roma commina una multa di 20mila euro alle associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia per l'affissione dei manifesti contro l'utero in affitto.
Il comune di Roma ha comminato una multa di 20mila euro alle associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia per l'affissione dei manifesti contro l'utero in affitto, manifesti che ritraevano una coppia gay che spingeva un carello con dentro un bambino in lacrime. 400 euro per ognuno dei 50 cartelloni affissi in città.
"II messaggio e l’immagine veicolati dal cartellone violano le prescrizioni previste dal regolamento in materia di pubbliche affissioni, che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali - ha detto la Raggi - La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia omosessuale nell’immagine offendono tutti i cittadini"
Toni Brandi di Pro Vita e Jacopo Coghe di Generazione Famiglia hanno così replicato: “Con la solita scusa della strumentalizzazione dei bambini, la nuova tiranna del politicamente corretto, Virginia Raggi, ha calato la sua scure contro la libertà di espressione. Con il Comune di Roma a 5 stelle si torna a governare col terrore. Noi chiediamo liberi manifesti in libero Comune”.