Müller: "Niente Occidente senza cristianesimo"
Il cardinale ha ribadito il rischio che, espulso Cristo dalla civiltà occidentale, insieme a essa crolli anche la dignità umana. E una terza guerra mondiale potrebbe essere "l'ultima".
Senza Cristo non c'è Occidente – e insieme alle fondamenta della nostra civiltà crollerà pure quella dignità umana che tutti a parole sostengono di difendere. Si potrebbe sintetizzare così l'analisi del cardinale Gerhard Ludwig Müller, intervistato da Tucker Carlson (ampi stralci dell'intervista sono riportati in italiano da Sabino Paciolla).
Togli il cristianesimo e dell'Occidente non resta nulla: sarebbe «solo un territorio, ma senza cultura, senza spirito, senza identità». Cultura, spirito e identità che impongono di «guardare alle radici della nostra cultura, la filosofia greca, il [diritto] romano… insieme [con] l'Antico e il Nuovo Testamento, cristiano ed ebraico, una grande tradizione. Nonostante le nostre differenze, la base di questa cultura occidentale è la stessa».
Togli il cristianesimo e il rispetto della dignità umana lascia spazio alle guerre, non solo militari: «guerre contro la vita umana, contro i bambini non nati, contro gli anziani», contro chiunque venga considerato privo di valore o di funzionalità, il che «è assolutamente contrario alla nostra convinzione cristiana», perché «ognuno ha una dignità profonda, che non può mai perdere». La guerra in senso militare e la guerra alla vita può degenerare in un'escalation per cui «se avremo la terza guerra mondiale, sarà chiamata “l’ultima guerra mondiale"».
Nulla di nuovo, si direbbe. O forse sì, perché Müller va alle radici del problema – e alle radici dell'Occidente.