Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santo Stefano a cura di Ermes Dovico

OCCHIO ALLA TV

Montalbano da giovane

Rispetto al Montalbano di Zingaretti, quello di Riondino è un eroe più solitario e apparentemente più spaesato, ma non per questo meno efficace nel trovare soluzione ai casi che gli sono affidati.

Occhio alla Tv 24_02_2012

Sarà l’abitudine a vederlo interpretato da Luca Zingaretti, ma al commissario Montalbano nella nuova versione dobbiamo ancora abituarci. La nuova produzione dedicata alle vicende del personaggio inventato dallo scrittore Andrea Camilleri ha per protagonista “Il giovane Montalbano” (Rai1, giovedì ore 21.10) ed è quello che in gergo si chiama “prequel”, ovvero la narrazione delle vicende precedenti quelle già andate in onda.

Nei panni del commissario è Michele Riondino, che con i suoi capelli ricci e la barba somiglia davvero poco a Zingaretti. Forse anche per questo è difficile vedere nella sua interpretazione qualcosa che rimandi alla serie più nota.

Le avventure di ciascuna puntata sono ambientate nella Sicilia dei primi anni Novanta, dove Salvo Montalbano è vice commissario a Mascalippa, un piccolo paese di montagna che gli fa rimpiangere il suo amato mare. La sua diffidenza verso le persone del posto non lo agevola nelle indagini in cui si getta a capofitto, ma fin da subito appare chiaro il suo intuito investigativo.

La sua fidanzata, Mery, insegna a Catania e la relazione a distanza con lei è un ulteriore elemento problematico. I colleghi con cui lavora sembrano spesso macchiette, secondo quello che è anche lo stile narrativo dei romanzi di Camilleri da cui la serie prende diretta ispirazione.

Rispetto al Montalbano di Zingaretti, quello di Riondino è un eroe più solitario e apparentemente più spaesato, ma non per questo meno efficace nel trovare soluzione ai casi che gli sono affidati.