Messi alla prova
Ma egli non le rivolse neppure una parola (Mt 15, 23)
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. (Mt 15,21-28)
Durante la sua vita terrena Gesù si rivolge principalmente agli ebrei, lasciando ai suoi apostoli la missione di portare il Vangelo a tutti i popoli. Eppure per la donna cananea, che davanti a Lui si riconosce meschina e che non è ebrea, dimostra tutta la sua ammirazione per la sua grande fede. Quando sei messo alla prova dalle difficoltà della vita smetti di pregare o ti rivolgi al Signore con più affetto e confidenza del solito?