Massae tenebris: l'occulto va in scena nell'ex convento
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A Massa Marittima si scherza col fuoco... dell'inferno. Un evento che gioca sulla somiglianza tra Massa e Messa, ma il richiamo è alla messa nera. E la location non è scelta a caso: un tempo abitata da religiose, ospiterà vampiri e "danze oscure".

Ci risiamo! Ancora una volta spazi sacri vengono utilizzati per attività che contrastano frontalmente con la loro destinazione originale. Il 7 di settembre non è soltanto la vigilia della festa della Natività di Maria, ma anche quella del giorno in cui venne alla luce san Bernardino da Siena. Il grande predicatore francescano nacque infatti l'8 settembre del 1380 nella bellissima cittadina maremmana di Massa Marittima, all'estremo nord della provincia di Grosseto. Ebbene, il Comune massetano e la locale associazione dei donatori di sangue (Avis), hanno pensato bene di patrocinare, anche per quest'anno, un festival dell'occulto e del demoniaco che si svolgerà proprio a cavallo tra il 6 e il 7 settembre.
Come se ciò non bastasse a destare una certa preoccupazione si è deciso di utilizzare, quale ambientazione dell'evento, l'antico convento delle Clarisse, da cui, per la cronaca, le monache furono cacciate all'indomani della promulgazione delle leggi sabaude che consentirono alla dinastia piemontese di trasferire l'intero patrimonio ecclesiastico della penisola nelle casse del nascente Regno d'Italia.
La rassegna è stata denominata Massae tenebris, un nome che richiama da vicino quello di missae tenebris, vale a dire: "Messa nera". E pensare che proprio il santo massetano nelle sue celeberrime prediche, tenute nella piazza del Campo di Siena tra il 1425 e il 1427, si scagliava con particolare veemenza contro la stregoneria e le pratiche occultistiche, intravedendovi la causa di immani sciagure personali e comunitarie.
Il ricco programma del macabro evento prevede infatti una fitta serie di appuntamenti, tutti parimenti caratterizzati da atmosfere a dir poco sulfuree. Eccone un assaggio: esibizioni di "danza oscura delle streghe", cartomanzia, "parata gotica", "ballo gotico nel piccolo cimitero maledetto", "trono demoniaco", la "stanza dei draghi" e la "stanza dei vampiri".
Nella locandina troneggiano la bocca aperta, grondante sangue dai canini, di una vampiressa, l'immancabile teschio insanguinato e la luna piena. Il vampirismo quindi, pare di capire, è una delle linee portanti di questa manifestazione. Ma che cos'è il vampirismo se non il nutrirsi del corpo dell'altro facendone una copia della propria eterna disperazione di morto vivente?
Il grande Clive Staples Lewis nel suo capolavoro Le lettere di Berlicche getta luce sulla natura antropofaga del demoniaco, sottolineando come è proprio del diavolo e della mentalità satanica diffusa negli ambienti a lui consacrati il considerare le altre persone come cibo, come esseri da sfruttare per espandere a dismisura il proprio "campo di egoismo". Chi è mangiato viene infatti distrutto nella propria individualità e personalità divenendo parte incosciente del corpo di colui che lo ha divorato e digerito. Non a caso nel Medioevo si rappresentava spesso il principe dei demoni seduto nell'inferno mentre sbrana le anime dei poveri dannati come fossero cosce di pollo.
L'esatto contrario dei valori celebrati nella nostra civiltà: la persona, la libertà, la lealtà, l'amore al prossimo, il rispetto, la carità, il perdono del nemico. Un simile debordare del fascino del male è cominciato da prima coi vari maghetti cinetelevisivi, si è poi capillarizzato con l'espansione di Halloween ed infine ha trovato cittadinanza piena nel mondo mediatico.
Assistiamo ormai allo sdoganamento del culto del male assoluto come fosse un bene. Il demonio nella tradizione cristiana è, al contrario, la sintesi di ciò che di più malvagio, cattivo, omicida, turpe e menzognero si possa immaginare, un essere pervertito e pervertitore dotato di facoltà angeliche. Oggi siamo giunti ad esaltarne la figura e il fascino con il risultato di non mettere più in guardia le persone dai danni fisici, psichici e spirituali che derivano dai contatti con realtà occultistiche o esplicitamente satanistche. Basterebbe a tal proposito ascoltare qualsiasi esorcista (si veda l'intervento di padre François Dermine durante la Giornata della Bussola a Staggia Senese) per rendersi conto di come la maggioranza delle persone possedute o vessate da entità diaboliche si siano accostate, anche soltanto per gioco o per curiosità, a pratiche quali la cartomanzia, le sedute spiritiche, la tavoletta ouija, la necromanzia o a certe forme di spiritualità legata alle religioni orientali.
Anche il luogo scelto per l'evento è significativo: un antico convento di clarisse, tra le realtà più odiate dal diavolo in quanto la preghiera delle contemplative è uno dei più grossi ostacoli al dilagare del male nel mondo. La dissacrazione di questo spazio é perciò particolarmente appetibile per questo carrozzone dell'orrore..
Da sottolineare, infine, una coincidenza singolare: l'ex convento ospita, oltre alla biblioteca comunale, il locale museo del Risorgimento. È curioso infatti constatare come proprio tra queste mura si celebrino le "imprese" degli uomini che le hanno sottratte ingiustamente a coloro che da sempre le avevano abitate ed animate. Tolto così di mezzo, da quasi due secoli, questo ostacolo al debordare del male, oggi si rivelano chiaramente la conseguenza di una simile scelta: la celebrazione pubblica del male assoluto.
Anche i non credenti intuiscono chiaramente come questa manifestazione sia ispirata da uno spirito profondamente perverso e pericoloso, volto a celebrare quanto di più oscuro e tenebroso vi è nel cuore dell'uomo.
Chissà che cosa direbbe oggi san Bernardino nel vedere il monastero dell'ordine di Santa Chiara così visceralmente profanato? La sua lingua da toscano franco e tagliente pronuncerebbe sicuramente parole di fuoco per custodire da questo scempio la bella città in cui ebbe i natali. Di sicuro pretenderebbe che il suo nome fosse immediatamente rimosso dal Comitato Festeggiamenti San Bernardino (CFSB) il cui logo a forma di croce cerchiata fa bella mostra di sé nel cartellone tra gli enti organizzatori di questa tenebrosa manifestazione massetana. Attenzione promotori: La farina del diavolo va sempre in crusca e chi semina vento raccoglie tempesta.
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