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SVEZIA

Marito premier? Allora divorzio per fare carriera

Sembravano una coppia perfetta, con tre figli, ma Filippa Reinfeldt lascia il marito primo ministro per poter correre in politica anche lei.

Attualità 27_03_2012
Filippa Reinfeldt

Si può scegliere di separarsi dal marito per soddisfare le proprie ambizioni di carriera politica? Sicuramente ha risposto positivamente a questo interrogativo la signora Filippa Reinfeldt, annunciando ufficialmente la decisione di separarsi dal marito, il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt, per trovare maggior spazio alla propria attività di donna fortemente interessata alla politica del proprio paese dove la presenza femminile agli alti livelli direttivi è la piú alta del mondo.


La signora Reinfeldt, considerata dagli osservatori politici la persona piú qualificata nel settore della sanità, avrebbe dovuto ricoprire sin dal 2006, anno in cui il marito fu eletto a capo del governo, la carica di ministro nel gabinetto di sua competenza, ma ciò avrebbe sollevato, in un Paese molto attento alle collusioni parentali, immancabili accuse di nepotismo. Eppure Filippa Reinfeldt aveva dato prova, sin dall’adolescenza, di capacità politica non indifferente, riuscendo a farsi eleggere sindaco (il piú giovane nella storia della Svezia) della città di Täby e, negli ultimi sei anni, è stata assessore alla sanità della regione di Stoccolma. Ma, giunta a questa carica, ella ha spiegato, si sentiva le alti tarpate dalla presenza invadente del marito.


La notizia della separazione ha fatto l’effetto di una bomba perché i Reinfeldt avevano sempre dato l’impressione di essere una coppia perfetta in seno ad una famiglia in cui i genitori ed i tre figli vivevano in perfetta armonia.


Ma ormai nessuno torna indietro. La coppia ha già venduto la villa in cui abitava e mentre il marito primo ministro usufruisce di un appartamento nel centro di Stoccolma, spettante alla sua carica, la signora Reinfeldt è andata ad abitare con i figli in una casetta a schiera, recentemente acquistata, alla periferia della capitale svedese. 

Forse ha nociuto alla pace coniugale il fatto che Fredrik Reinfeldt abbia criticato certe privatizzazioni del settore sanitario di Stoccolma, promosse dalla moglie, che hanno permesso ad alcuni primari di ospedali di realizzare forti guadagni con speculazioni di dubbia onestà. Ma la signora Reinfeldt è decisa adesso a battersi per conto proprio, presentando, fra l’altro, un programma che dovrebbe rivoluzionare l’intero sistema sanitario del Paese, per raggiungere obiettivi politici al vertice dei quali si trova appunto la poltrona di primo ministro. E i giornali piú quotati la definiscono già la “principessa ereditaria” di tale carica.