Marin Cilic, il tennista della Madonna
Marin Cilic, il tennista che ha vinto l'Us Open, è nato a Medjugorje e crede nei miracoli. E lunedì sera ne è successo proprio uno. Questo giocatore cattolico dichiarato, che porta nel cuore il miracolo delle apparizioni della Beata Vergine Maria ha scalzato il dominio totale dei "fab four" i quattro giocatori più grandi.
Lo scorso 8 settembre si è celebrata la finale maschile dell’Us Open, ultimo dei quattro tornei del Grande Slam, chiusura del ciclo delle manifestazioni tennistiche annuali al più alto livello. In Italia, ormai, si è abituati a fissare gli occhi sul tennis femminile - grazie allo stupendo lavoro di Sara Errani, Flavia Pennetta e le altre interpreti, mal che vada si degna di uno sguardo il ranking Atp del buon Fognini, cercando di vedere se anche nel settore maschile il nostro Fabio può dire qualcosa di importante. Ma, la sera dell’8 settembre, in finale sul cemento americano si scontravano Marin Cilic e Kei Nishikori, che di italiano non hanno granché.
Il favorito era il secondo, Nishikori. Più in alto sulla vetta del ranking Atp (dove vengono segnalati i più importanti interpreti del tennis professionistico), con una condotta di gara più stabile e solida, Kei Nishikori aveva sconfitto nelle semifinali, in quattro set, un personaggio che risponde al nome di Novak Djokovic, il numero uno del ranking, “quello da battere”. Inoltre, la vittoria di Nishikori sarebbe entrata nella storia come quella del primo asiatico a portare un trofeo del Grande Slam nel Solleone, alle corte dell’imperatore del Giappone.
Invece, dopo 3 set (6-3, 6-3, 6-3) e poco meno di un paio d’ore, la vittoria ha arriso a Marin Cilic, applaudito da tutto l’Arthur Ashe Stadium. Il che è cosa strana. Anzitutto, perché Marin Cilic, sulla carta, era dato come sconfitto da tutte le grande agenzie di bookmaker. In secondo luogo, Cilic ha sempre mancato l’appuntamento finale con il trofeo, perdendo contro Stan Wawrinka e Novak Djokovic e prendendosi invece una rivincita con un certo, leggendario, Roger Federer - 3 nel ranking Atp - liquidato 3 set a 0 in semifinale. Terzo fatto: Marin Cilic - pur partendo senza il favore dei pronostici - ci ha sempre creduto. Perché crede nei miracoli.
Marin Cilic nasce nel 1988 a Medjugorje, patria delle mistiche apparizioni della Madonna. In un’intervista a un giornale locale ha dichiarato di conoscere bene «alcuni dei mistici. Sono gente semplice e di buon cuore. È impossibile non fidarsi di loro». Lui, cattolico dichiarato, non nasconde la sua fede: «i miei genitori mi hanno insegnato a pregare. È la mia tradizione». Nonostante i frequenti spostamenti che un campione, fin da giovane, deve fare (a 14 anni si trovava già in pianta stabile a Zagabria, perché potesse avverarsi il suo sogno di diventare un campione di tennis), non ha mai smesso di portare nel cuore «il miracolo delle apparizioni della Beata Vergine Maria».
Così, dopo 10 anni di dominio totale, in campo maschile, dei Fab Four - ovvero (ricordando i Beatles) i quattro grandi giocatori dell’ultimo periodo: Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray - il tennis mondiale vede tra i suoi vincitori un nome nuovo, che ha sempre viaggiato sotto la top ten del ranking Atp. In realtà, nel 2004 ha vinto il Roland Garros un tale Gàston Gaudio, 44esimo del ranking, ultimo giocatore al di fuori dei “migliori dieci” a vincere un importante torneo di tennis. Ora la palma la prende Marin Cilic con il suo miracolo di lunedì sera. Giorno in cui era prevista pioggia, ma dal cielo non è scesa una goccia.