Mai scritto di Humanae vitae". Vero, ma di revisione sì
Scrive don Bozzolo: "Mai parlato di revisione di Humanae vitae". La risposta della Nuova BQ; "Vero, ma il suo nome è stato citato nel quadro della linea di revisione del magistero alla luce di Amoris Laetitia".
Caro direttore
ho letto con stupore e rammarico che nell'articolo di Stefano Fontana Humane vitae, una revisione che lacera la Chiesa, mi viene attribuita senza alcun fondamento una posizione teologica che "spinge per la riformabilità dell'insegnamento di Humanae vitae".
Io sono docente di teologia sacramentaria e mi occupo di questioni relative al matrimonio, ma non ho mai scritto né affermato nulla a proposito di Humanae Vitae e dei temi della paternità responsabile, che non appartengono al mio ambito di competenze, bensì a quello della teologia morale.
Non capisco dunque su quali basi il dott. Fontana possa attribuirmi un pensiero che non è il mio e che non ho mai espresso, né a voce, né per scritto. Dispiace vedere che in un sito di informazione cattolica si proceda con tanta leggerezza a fornire informazioni che non hanno la minima veridicità. Chiedo dunque che l'articolo del dott. Fontana sia immediatamente corretto con la cancellazione del mio nome.
Cordiali saluti
don Andrea Bozzolo, sdb
Facoltà di Teologia - Sezione di Torino
Università Pontificia Salesiana
Caro professore, l’articolo in questione intendeva, tra l’altro, cogliere in sintesi giornalistica (non in un trattato di teologia) la linea della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale espressa soprattutto nella sua rivista “Teologia” non solo a proposito della Humanae vitae ma, più in generale, sulla necessità di un rinnovamento della teologia morale e matrimoniale comprensivo anche di una revisione della Humanae vitae.
In questo senso il numero 1 (2018) della suddetta rivista è molto significativo in quanto comprende tre interventi, tra cui il suo, sulla necessità di questo rinnovamento. Sostenendo di non aver scritto di Humanae vitae lei dice il vero. Del resto nemmeno l’articolo di Maurizio Chiodi, da noi ugualmente citato, si occupava direttamente di Humanae vitae. Ma dovendoci noi occupare degli orientamenti della Facoltà, la citazione dell’ultimo fascicolo della rivista, compreso il suo contributo, non era fuori luogo.
Del resto il suo testo era la relazione tenuta ad un convegno organizzato nel novembre 2017 presso la Gregoriana tutto incentrato alla riconsiderazione complessiva della teologia morale e coniugale alla luce di Amoris Laetitia.
Nel rispetto delle sue osservazioni, non avremmo difficoltà a togliere il suo nome dall’articolo, nome che però - lo ripetiamo – era stato fatto all’interno di una valutazione della linea culturale della Facoltà e di essa a suo modo espressivo.
Stefano Fontana
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