BELVEDERE
Madonne rinascimentali in mostra al Quirinale
Opere quattrocentesche, tutte provenienti dal territorio toscano, da collezioni pubbliche e private. Una di queste appartiene al celebre scalpello di Lorenzo Ghiberti.
Bel Vedere
14_05_2011
La preziosità dei materiali utilizzati, come lo sfolgorante oro del manto, l’azzurrite della veste della Vergine piuttosto che lo splendido abito del Bambino, nella scultura di Fiesole rivelano una committenza di altissimo livello che si conferma interessata anche alle terracotte, nonostante esse siano solitamente considerate manufatti economici perché riproducibili in serie. In questo caso l’eccellente qualità dell’opera, che temporalmente si colloca agli inizi del XV secolo, ha fatto addirittura avanzare l’attribuzione a Filippo Brunelleschi: la Madonna è molto giovane, ha il volto assorto e la testa inclinata verso il Figlio che sostiene, con delicata sicurezza, con le sue mani in un gioco di gesti replicato con successo nel corso di tutto il Quattrocento. L’opera è, infatti, capostipite di numerosi esemplari, cinque dei quali sono esposti nel percorso romano, selezionati in virtù della loro indiscutibile bellezza ma, soprattutto, della stretta appartenenza alla derivazione dal modello. Sono opere quattrocentesche, tutte provenienti dal territorio toscano, da collezioni pubbliche e private. Una di queste, conservata al Museo del Bargello di Firenze, appartiene al celebre scalpello di Lorenzo Ghiberti.
Accanto a questi capolavori sono affiancate altre due Madonne con Bambino realizzate, in un Cinquecento già avanzato, da un artista toscano trasferitosi, per seguire ricche committenze, in Laguna. Di Jacopo Tatti, detto il Sansovino, la sala romana espone un altorilievo in terracotta monocroma, un tempo murato in una stanza di Villa Garzoni di Pontepescale, anch’essa nata da un progetto del Sansovino, e poi donato ai Musei Civici di Vicenza. Il rapporto di figliolanza , in questo caso, è documentato da un rilievo in cartapesta, estremamente raffinato per il materiale e la tecnica utilizzati.
Ciò che il percorso intende dimostrare è, dunque, come da modelli di illustre paternità siano derivati altre sculture, prodotte con materiali più umili e destinate ad una committenza più ampia ma ugualmente esigente dal punto di vista estetico, favorendo così un processo di diffusione, in aree vicine e lontane, dei loro magistrali prototipi.
MADONNE RINASCIMENTALI AL QUIRINALE
Roma, Palazzo del Quirinale, Sale delle Bandiere
Fino al 19 giugno 2011
Orario: dal martedì al sabato 10-13 e 15.30-18.30; domenica 8.30-12; lunedì chiuso.
Ingresso libero
Telefono: 06 46992586