L'opera
Un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Lc 5, 12-13
Un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Lc 5, 12-13
La profezia di Isaia sul Messia, annunciata ieri, non è una parola vuota. Gesù guarisce veramente i lebbrosi. Egli definisce la sua identità non solo attraverso le parole, ma anche attraverso le opere. Lo potranno riconoscere non soltanto il lebbroso guarito, ma anche i sacerdoti del tempio deputati a riconoscere la guarigione; e le folle, che lo esaltano e lo rincorrono. Ma lui scappa nel deserto a pregare. Perché? Gesù rimanda oltre se stesso, lì dove risale la sua origine. Chi riconosce Gesù attraverso la clamorosità del miracolo, è invitato a proseguire il cammino della conoscenza stando con lui in preghiera presso il Padre.