L'intramontabile Perry Mason
Un salto all’indietro piacevole, ancora di più in tempi in cui la qualità televisiva sembra una merce sempre più rara: “Perry Mason” è la serie dedicata all’omonimo avvocato protagonista, in onda in (stra)replica su Rete 4.
Un salto all’indietro piacevole, ancora di più in tempi in cui la qualità televisiva sembra una merce sempre più rara: “Perry Mason” è la serie dedicata all’omonimo avvocato protagonista, in onda in (stra)replica su Rete 4 (sabato ore 15).
Lui è un serio professionista di Los Angeles, che accetta di difendere soltanto i clienti della cui innocenza è convinto. Spesso riesce a dimostrare l’innocenza del proprio assistito smascherando il vero colpevole in aula, fra lo stupore del pubblico e il sollievo del non reo.
La serie originale è andata in onda sulla Cbs dal 1957 al 1966 ed è stata trasmessa in Italia, sull’attuale Rai1, dal 1959 al 1967. Accanto a Raymond Burr nei panni del protagonista si muovono il collega Paul Drake (William Hopper), la segretaria Della Street (Barbara Hale) e il procuratore distrettuale Hamilton Burger (William Talman), avversario puntualmente sconfitto negli epici scontri fra le mura del Tribunale.
Si tratta della serie televisiva giudiziaria (“legal drama”, secondo la classificazione dei generi Usa) più famosa, al punto che il nome Perry Mason viene spesso citato come sinonimo di avvocato, un po’ come accade quando si chiama Lassie un cane della razza collie.
Il bianco e nero aumenta l’effetto vintage e quella sorta di straniamento che ci colpisce – e, in fondo, ci affascina – quando ci troviamo di fronte a produzioni quasi “d’epoca” e a strutture narrative in cui il bene e il male, in un’ottica decisamente manichea, alla fine sono sempre nettamente distinguibili. Come pure i buoni e i cattivi…