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Vittime di tratta

L’Interpol libera 157 piccoli schiavi in Nigeria e Benin

Una operazione coordinata dall’Interpol, condotta ad aprile tra Nigeria e Benin, ha portato alla liberazione di 216 vittime di tratta e all’arresto di 47 presunti trafficanti

Migrazioni 19_05_2019

L’Interpol ha reso noto l’esito di una operazione coordinata ad aprile in Benin e Nigeria dalla Interpol Global Task force, l’organismo incaricato di combattere la tratta di esseri umani. L’operazione “Sparviero” ha permesso la liberazione di 216 persone, 157 delle quali – 36 maschi e 121 femmine – minori di età compresa tra 11 e 16 anni, originari di Benin, Burkina Faso, Niger, Nigeria e Togo. Molti minori venivano usati nei mercati per vendere, trasportare carichi pesanti o acqua, altri lavoravano come domestici o erano stati avviati alla prostituzione. Il più giovane dei minori liberati era stato costretto a contrabbandare carichi pesanti, ad esempio sacchi di riso del peso anche di 40 chilogrammi, lungo il confine tra Nigeria e Benin. Quasi tutti sono stati picchiati e hanno subito abusi. Raccontano  che li hanno minacciati di morte e che non avrebbero mai più rivisto i genitori. Una volta liberati, sono stati messi sotto la protezione di agenzie nazionali o di organizzazioni umanitarie. Alcuni sono già stati restituiti alle famiglie. Nell’operazione sono stati impiegati circa 100 agenti che hanno condotto blitz in mercati, porti, aeroporti e insediamenti situati al confine tra Nigeria e Benin. Le indagini hanno portato all’arresto di 47 sospetti trafficanti e e al sequestro di automezzi, denaro, telefoni e computer. Secondo l’Indice globale della schiavitù 2018 in Nigeria vivono in condizione di schiavitù circa 1,4 milioni di persone, pari allo 0,8% della popolazione. In Benin si stima che gli schiavi siano 58.000 su una popolazione di 11 milioni. L’Interpol intende continuare a lavorare all’identificazione e allo smantellamento delle organizzazioni criminali attive in Nigeria e in Benin.