Licenziato perché anti "nozze" gay
Il vicepresidente del Kennedy Center è stato licenziato perché contrario alle "nozze" gay. Licenziato dal presidente omosessuale, ma repubblicano.

Floyd Brown era il vicepresidente del Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, DC (nella foto), un ente il cui presidente del consiglio di amministrazione è Donald Trump. Floyd è rimasto vice per un solo mese. Come spiega su X, la CNN gli ha chiesto conto di alcune sue affermazioni del passato contro le “nozze” gay e lui non si è tirato indietro.
«L'unica spiegazione è quella che mi è stata data al momento del licenziamento – commenta il diretto interessato – “Floyd, devi ritrattare le tue opinioni a favore del matrimonio tradizionale e le tue precedenti dichiarazioni sull'argomento, altrimenti verrai licenziato”. Inutile dire che mi sono rifiutato di ritrattare e mi hanno messo alla porta».
È stato licenziato dal presidente del Centro, Richard Grenell, omosessuale dichiarato e messo lì dallo stesso Trump, il quale, appena insediato, ha cambiato tutto il consiglio di amministrazione. Evidentemente nel partito repubblicano alcune fronde LGBT resistono ancora perché, forse, portatrici di interessi intoccabili anche dallo stesso Presidente USA.