Libretto trans all'università Statale e alla Bicocca di Milano
Anche all'università Statale e alla Bicocca di Milano verrà adottato il doppio libretto trans per quegli studenti che stanno cambiando sesso anagrafico.
Dopo il processo di rettificazione sessuale, Mario può diventare anagraficamente Maria. Prima di allora non è possibile cambiare il proprio nome sui documenti. Da tempo però in alcune università italiane è invalsa la moda di predisporre un doppio libretto per lo studente che sta cambiando sesso - ad esempio prendendo ormoni e sottoponendosi a sedute con lo psicologo – ma che non si è sottoposto ancora all’operazione chirurgica. Un primo libretto certifica l’identità “vecchia”, un secondo libretto quella “futura”. A questo trend aderiranno probabilmente anche l’Università statale e l’Università Bicocca di Milano.
Camilo Teillier Villagran, responsabile Lgbt nel sindacato studentesco Rete della conoscenza ha dichiarato: «Alla Statale sono diverse decine gli studenti transgender. E il tema del terzo genere è urgente in tutti gli atenei. La legge permette di modificare il nome all’anagrafe soltanto dopo il cambio di sesso con intervento chirurgico, ma non tutti arrivano a questa scelta. E i giovani all’interno dell’università devono potersi autodefinire. Si sono già mosse più università, da Napoli a Catania e Urbino. Non deve più accadere quello che succede, anche a Milano. Lo studente con la barba che si presenta all’esame con il nome Alice sul libretto e il professore lo manda via dicendo “dica a sua sorella di venire a fare l’esame”. Sono tutti a disagio, non soltanto gli universitari. I docenti hanno l’obbligo di identificare l’identità di chi hanno davanti. (…) Con le nuove regole sarà sufficiente compilare un modulo online allegando il certificato della Asl che conferma l’inizio delle sedute con lo psicologo, che è il primo passaggio nel percorso dei transgender, precede l’assunzione di ormoni e il cambiamento dei tratti sessuali secondari, dalla barba al seno».
La battaglia è chiaramente ideologica, sia perché gli studenti trans in atenei con migliaia di iscritti si contano sulle dita di una mano di un falegname, sia perché avvenuta la transizione i documenti verranno modificati. Il vero intento è sempre quello di trovare un pretesto per berciare che le persone omosessuali e transessuali sono discriminate.
https://www.osservatoriogender.it/universita-va-avanti-la-campagna-del-doppio-libretto-trans/