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Islam

Liberi su cauzione in Pakistan altri due cristiani

Accusati di blasfemia, uno era in carcere da quattro anni e mezzo e uno da venti mesi; denunciati entrambi per dei post offensivi pubblicati su FB

Dopo Salamat Mansha Masih, che il 23 agosto ha ottenuto la libertà su cauzione, altri due cristiani accusati di blasfemia sono usciti dal carcere grazie a una sentenza della Corte Suprema del Pakistan che ha concesso loro la libertà su cauzione. Si tratta di Patras Masih e del pastore protestante Raja Waris, entrambi residenti a Lahore. Patras Masih, 22 anni, era in carcere dal febbraio 2018 quando era stato accusato di aver pubblicato su FB una immagine del profeta Maometto accompagnata da commenti sprezzanti. Anche il pastore Raja Waris era stato denunciato per un post su FB giudicato blasfemo. Nonostante che lo avesse rimosso, è stato arrestato e incarcerato. A difendere entrambi è l’avvocato Siad-ul-Malook, lo stesso che ha difeso Asia Bibi. È da rimarcare la dichiarazione di un magistrato, Qazi Faez Isa, all’annuncio che Salamat Mansha Masih aveva ottenuto la libertà su cauzione: “non ho mai visto un caso in cui un cristiano abbia accusato un musulmano di aver commesso blasfemia. Dovremmo essere grati ai nostri fratelli cristiani – ha aggiunto riferendosi a Salamat che è un netturbino – perché essi si adoperano nel servizio di pulizia delle nostre città”. Le accuse di blasfemia in Pakistan in effetti sono sempre formulate da musulmani che non di rado sporgono false denunce per vendicarsi di qualcuno con cui hanno litigato o per liberarsi di un avversario o di un concorrente. Un primo passo è stato fatto, ma il procedimento contro i cristiani liberati tuttavia va avanti e dell’accusa dovranno ancora rispondere. Inoltre adesso, messi in libertà, rischiano di essere perseguitati e peggio dai gruppi integralisti che istigano la popolazione a fare giustizia e punire i rei di blasfemia.