L'EDITORIALE
L'Europa è un luogo pericoloso
Dalla Francia alla germania, dall'Inghilterra all'Italia, si moltiplicano i casi di cronaca che dimostrano come in Europa stia trionfando una "democrazia totalitaria", ostile all'uomo e alla sua dignità.
Editoriali
06_04_2011
In Francia si può perdere il posto di insegnante per aver mostrato a studenti 16enni un documentario che spiega esattamente cosa sia l’aborto. In Germania invece, dei genitori possono andare in galera perché si rifiutano di far assistere ai loro figli delle scuole elementari a lezioni di educazione sessuale, che sarebbe meglio definire immagini esplicite di tecnica sessuale. In Inghilterra l’adozione di un bambino viene negata a una coppia cristiana perché considera l’omosessualità un peccato, mentre ai gay è possibile adottare. E in Italia si chiedono le dimissioni da una cattedra scientifica per inconciliabilità con la fede. Sono soltanto pochi esempi, tratti dagli articoli pubblicati in questi mesi da La Bussola Quotidiana, che ci dicono cosa sia l’Europa oggi.
E’ un insieme di paesi dove sta trionfando quella forma di “democrazia totalitaria” di cui parlava Giovanni Paolo II, dove a una esteriore forma democratica si associa la violenza totalitaria dello Stato etico. Quando una democrazia si allea con il relativismo, quando – diceva Giovanni Paolo II nell’enciclica Veritatis Splendor «non esiste nessuna verità ultima la quale guida e orienta l’azione politica, allora le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori [senza verità] si converte facilmente in un totalitarismo aperto o subdolo, come dimostra la storia». E come dimostra la cronaca odierna: in nome dei diritti civili si cancella la libertà di coscienza, ultimo baluardo a difesa della dignità intangibile dell’uomo contro l’invadenza dello Stato; in nome del principio di non discriminazione, si discrimina chi non si allinea al pensiero unico dominante; in nome dell’autodeterminazione si nega la conoscenza della realtà; in nome della libertà si impone una visione della persona contraria alla ragione.
L’ideologia oggi dominante in Europa è contraria all’uomo, alla sua dignità, alla sua verità. E dobbiamo prepararci a registrare il moltiplicarsi di casi come quelli elencati all’inizio, e anche di peggio.
Il nostro compito non è opporre una ideologia di segno diverso, ma di testimoniare la verità irriducibile dell’uomo, la sua dignità e la sua tensione all’infinito che viene prima di ogni istituzione statale, cronologicamente e ontologicamente. E dobbiamo essere coscienti che in questa battaglia non c’è in gioco semplicemente il ruolo o il potere di una Chiesa o di una religione, bensì il futuro della civiltà, la libertà di tutti e di ognuno.
In questa battaglia un ruolo importante lo gioca l’informazione, che spesso invece copre l’essenziale con il chiasso dell’effimero. Per questo è nata La Bussola Quotidiana, per informare e puntare lo sguardo su ciò che è fondamentale, su ciò in cui si gioca il nostro destino di uomini.