Leoni per agnelli
Un ambizioso senatore di Washington pronto a prendere scelte decisive, una giornalista televisiva alla caccia di una storia importante e un maturo professore che si confronta con uno studente sveglio e capace.
E’ nota la passione civica e politica di Robert Redford, ma questo film, Leoni per agnelli, da lui diretto e interpretato con Meryl Streep e Tom Cruise, pur trattando i temi della lotta al terrorismo, dell’accesso degli studenti più bisognosi all’università e della libertà e obiettività della stampa, non ha i tratti della denuncia politica o sociale. E’ piuttosto l’interesse per il singolo nel momento della scelta, per l’uomo di fronte ai grandi avvenimenti che attraversano la società, che costituisce il perno del film. Così la giornalista che intervista il senatore americano sui nuovi piani di guerra in Afghanistan è colta nel momento di indecisione: il dovere di cronaca deve prevalere anche a costo dell’inevitabile strumentalizzazione? E lo studente, scosso dai discorsi del vecchio professore, si domanda se sia davvero meglio vivere esclusivamente nella sfera privata piuttosto che cercare di migliorare un pezzo di mondo, per quanto piccolo sia. Per alcuni questo film è verboso, altri considerano il peso dato alla parola la sua forza (Rai Tre ore 21.05)
