L'ennesimo tragicomico Rocco
Repubblica va in soccorso del portavoce di Conte e intervista il suo ex compagno, vittima del trading on line: «Mi ha detto: meno male che hai investito in petrolio e non in titoli italiani». Che bel messaggio lanciato alle patrie speranze da uno che avrebbe il compito di risollevarle.
Meno male che c'è Repubblica ad andare in soccorso di Rocco Casalino. Il suo fidanzato, ormai ex perché finiti soldi finito amore, è stato segnalato all'antiricilaggio per operazioni di trading on line sospette. C'è l'ombra, fondata, che il cubano palestrato Josè Carlos Alvares che da sei anni faceva coppia fissa con l'ex gieffino braccio destro di Conte abbia avuto informazioni riservate per le sue puntate. Da come è finita e dai soldi che ha perso le cose sono due: o le informazioni erano tarocche o lui non deve essere un genio.
Però, c'è qualcosa nell'intervista riparatrice di Rep, fatta per allontanare ogni sospetto sul portavoce del premier infilzato da una inchiesta de La Verità, che ci mostra di che stoffa è fatto Casalino. «Meno male che hai investito in petrolio e non in titoli italiani, sarebbe stata una tragedia», gli avrebbe detto.
Il suo fidanzato è stato già allontanato perché di fronte alla carriera, l'amore cede il passo velocemente, ma il portavoce del governo si rallegra che almeno l'incauto non abbia buttato via i soldi con titoli italiani perché quelli, e lui che è al governo lo deve sapere meglio di noi, sono davvero spazzatura.
Complimenti per il messaggio lanciato alle patrie speranze: ma quale trading on line! Il mio ganzo aveva investito in roba buona, mica in quei titoli tossici italiani che noi al governo dovremmo cercare di valorizzare. Casalino è al governo in una posizione di controllo e di potere notevole, frequenta i salotti con la Merkel e Macron, ma a casa si comporta un po' come tutti gli altri, che comprano le macchine tedesche perché le italiane si rompono. E quando può, sull'Italia ci sputa anche sopra.
Solo che è lui che tutti i giorni ci garantisce della bontà delle azioni, tutte le azioni, anche quelle scolastiche o immigrazioniste o economiche, del Governo per il bene del Paese. Poi, nel tinello di casa, si scopre che non ci crede nemmeno lui, anzi sarebbe una tragedia puntare su quell'Italia che lui e il suo partito di inetti avrebbe il compito di risollevare.
Almeno al Grande Fratello potevamo nominarlo per cacciarlo dalla casa. Invece dopo le lamentele sul Ferragosto saltato causa crollo ponte ci tocca questo ennesimo schiaffo da un signor nessuno assurto in posizioni di rilevanza altissime per il Paese. E' questa la tragedia per noi.