L'emozione continua
La puntata speciale dedicata al grande Lucio Battisti, andata in onda su RaiDue, ha messo in risalto il lato umano di un uomo dal talento e dall'impegno quasi maniacale. Un ritratto che ha evitato la retorica e l'intimismo. Una rarità di questi tempi...
La storia di un uomo diventato cantante grazie al talento, alla passione e a un impegno quasi maniacale per imparare l’arte di fare musica. Questo ci ha restituito ieri sera la puntata di “Emozioni” (RaiDue, ore 21.05) dedicata alla vita di Lucio Battisti, icona nazionale della canzone d’autore.
Attraverso interviste a colleghi, testimonianze di amici e spezzoni di filmati d’epoca, Simona Ercolani ha ripercorso la sua carriera, rivelando molti lati poco conosciuti della sua vita; come quando, insieme a Mogol, andò da Milano a Roma a cavallo in tre settimane e da questa avventura scaturirono gli accordi e il testo di “Emozioni”, forse la sua canzone più famosa.
La capacità della Ercolani e del suo staff, autori anche di “Sfide”, è quella di andare oltre l’immagine pubblica del personaggio di cui si racconta la storia, riuscendo attraverso molteplici voci a tratteggiarne un’immagine più completa e più “umana”, senza cadere nella retorica né scivolare nell’intimismo. Non c’è bisogno di ricorrere a effetti speciali, anzi: il racconto acquista forza ed efficacia proprio grazie all’essenzialità di parole, immagini e scenografia.
Fra i molti pregi della trasmissione di ieri sera, quello di non aver ficcato il naso nella parte più privata dell’uomo Battisti, quella degli affetti. In un’epoca televisiva in cui farsi gli affari sentimentali altrui è diventato il filo conduttore di molte produzioni, anche questa è una scelta degna di nota.
