Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Galdino a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

L'ecumenismo del ritorno

Non è Dio dei morti, ma dei viventi (Mc 12, 27)

Schegge di vangelo 02_06_2021 English Español

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore». (Mc 12, 18-27)

 

Risulta incoerente da parte dei sadducei dare un valore eterno al matrimonio che, per la quasi totalità dei contemporanei di Gesù, si può sciogliere con il ripudio. Comunque Gesù risponde loro citando un passo del Pentateuco in quanto i sadducei riconoscevano come ispirati solo i primi cinque libri della Bibbia. In tale citazione il Signore dimostra la realtà della risurrezione dopo la morte: visto che il Dio di Abramo è il Dio della vita, evidentemente Abramo deve essere ancora vivo, nonostante fosse morto da tempo. Questa risposta dovrebbe esserci di insegnamento su come impostare il dialogo ecumenico tra cristiani e con le altre religioni, in modo tale da non nascondere quello che ci divide. Difendendo apologeticamente le ragioni della Fede, si può cercare di mostrare la coerenza dell'insegnamento della Chiesa così da stimolare il ritorno alla vera Fede. Del resto Gesù ci ha inviati ad annunciare il vangelo ad ogni uomo per consentirgli di aprirsi alla salvezza.