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BELVEDERE

Le storie di Ester in mostra a Venezia

La storia della moglie di Serse, interpretata da Veronesi come allegoria del rapporto sponsale tra Chiesa e Dio.

Bel Vedere 21_05_2011
Ester

 

Il libro di Ester si apre nell’anno secondo del regno di Assuero, il gran Re, normalmente identificato con il sovrano persiano Serse. Ester è sua sposa, nipote di Mardocheo, funzionario di corte, giudeo della tribù di Beniamino. Sarà lei ad intercedere presso Assuero affinché ritiri il feroce editto firmato con l’inganno da Aman, perfido consigliere del re, che decreta lo sterminio del popolo ebraico.

Il nome di Ester significa astro, stella. La storia della sua vita, interpretata normalmente come allegoria del rapporto sponsale tra la Chiesa e Dio, prefigurazione mariana, è stata spesso oggetto di studio da parte di illustri pennelli che ne hanno riprodotto gli episodi più salienti.

Non fa eccezione il giovane Veronese che, appena venticinquenne e da poco stabilitosi a Venezia, riceve il prestigioso incarico di dipingere le Storie di Ester per il soffitto della chiesa di San Sebastiano. Corrono gli anni 1555 e 1556 ma Veronese lavorerà per gran parte della sua esistenza in questa chiesa, arricchendone gli ambienti con scene storiche, icone, motivi decorativi e scegliendola, infine, come luogo della sua sepoltura.

Committente di questa opera è Bernardo Torlioni, prelato dei Gerolamini, cui appartiene San Sebastiano, incaricato da Papa Paolo III di riformare la congregazione dopo anni di disordini morali e diciplinari. Per la sua comunità Torlioni sceglie queste vicende bibliche, identificando se stesso nel saggio Mardocheo, sapiente guida di Ester, ossia della chiesa che allontana da sé i disobbedienti, rappresentati nel racconto veterotestamentario da Vasti, prima moglie di Assuero. Il ripudio di Vasti, l’Incoronazione di Ester e il Trionfo di Mardocheo sono il soggetto delle tre tele di Veronese, reduci da un’importante campagna di restauro appena conclusa, che ha avuto il merito di riportare  all’antico splendore la cromia e la luce originali, e ora esposte al grande pubblico, eccezionalmente ad altezza d’uomo, nella preziosa cornice di Palazzo Grimani, anch’esso gioiello cinquecentesco della raffinata cultura veneziana. I dipinti mostrano da un punto di vista senz’altro privilegiato i propri  arditi scorci e le complesse ed elaborate costruzioni architettoniche. L’evento veneziano rappresenta, dunque, un’occasione unica per ammirare i celeberrimi capolavori prima che essi ritornino definitivamente nel loro posto, incastonati nel soffitto della chiesa veneta, a circa dodici metri d'altezza dal suolo.

VERONESE. Le storie di Ester rivelate
Venezia, Palazzo Grimani
Fino al 24 luglio 2011
Orari: tutti i giorni 9 -19; lunedì 9 - 14
Ingresso: Intero: 7,00 €; Ridotto: 5,00
Info: 041-5200345