Le paure e le resistenze
Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato (Lc 4,21)
In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo con- dussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. (Lc 4, 16-30)
Gesù annuncia solennemente che in Lui si realizzano le antiche profezie, ma i suoi concittadini lo rifiutano ed addirittura vogliono ucciderlo per toglierlo di mezzo. Ci si potrebbe chiedere perché viene rifiutata la verità annunciata da Gesù. Innanzitutto per la paura del cambiamento: la verità di Gesù può richiedere un cambiamento radicale nella propria vita, e molti preferiscono rimanere attaccati alle proprie sicurezze e abitudini. Poi l'orgoglio e la superbia: accettare Gesù come Salvatore implica riconoscere i propri limiti e la propria necessità di Dio, cosa che può essere difficile per l'ego umano. Quali sono le paure e le resistenze che ti impediscono di accogliere totalmente Gesù nella tua vita? Sei disposto a cambiare le tue abitudini, magari partendo dalle piccole cose, per poter seguire meglio l'insegnamento del Vangelo?