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IL FILM

Le avventure di Tintin

Ritmi vorticosi e livelli
tecnici ineguagliabili.
L'eroe cattolico dei fumetti
visto da Steven Spielberg.

Visioni 03_12_2011
TinTin

(Regia: Steven Spielberg; Interpreti: Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Simon Pegg, Nick Frost; Genere: animazione; Durata: 107')

Avventura vecchio stampo, ritmo vorticoso, ironia e un livello tecnico ineguagliabile. Steven Spielberg si conferma un regista solidissimo e imprevedibile, capace, in un filmografia ricca di capolavori o buoni film, di passare da titoli impegnati come Schindler's List all'intrattenimento puro dei vari Indiana Jones o Jurassic Park senza lasciare per strada nemmeno un briciolo di quel perfezionismo, quella cura dei dettagli che l'ha reso grande. Così Tintin è un'operazione affascinante che coniuga passato e presente. Spielberg, portando sul grande schermo tre albi del fumettista belga Hergé, si rifà ai modelli che avevano già ispirato il suo I predatori dell'arca perduta, vale a dire i vecchi film cappa e spada con Errol Flynn.

Ecco allora un eroe impavido, giovanissimo e coraggioso, scenari esotici, continui cambi di scena, ritmo frenetico, uno stuolo notevole di caratteristi a stemperare l'azione (I due keatoniani agenti Dupond e Dupont, quell'incredibile figura del capitano Haddock beone e simpaticissimo). Da una parte quindi tutto un repertorio del cinema classico d'azione e di avventura, dall'altra una meravigliosa tecnica a supporto del film. Il mirabile risultato tecnico è ottenuto con tre livelli di lavorazione: il girato in Motion Capture, la traduzione in disegno attraverso il computer e la conversione in un 3D che, per una volta, è un valore aggiunto al film (specie nelle splendide scene di raccordo).

I primi esperimenti della tecnica in Motion Capture, si devono al pioniere Robert Zemeckis che, con film come Polar Express, Beowulf, A Christmas Carol, aveva mostrato al grande pubblico le potenzialità di una tecnica che combina interpretazione umana e animazione digitale. Da allora possiamo dire che ne è passata di acqua sotto i ponti: il movimento è ora decisamente più fluido e naturale, gli scenari sembrano dipinti e la gamma dei colori pare infinita. L'unica pecca che probabilmente verrà sistemata in futuro (se il film avrà successo sono previsti due sequel, uno firmato da Peter Jackson, qui solo nelle vesti di produttore), una persistente fissità innaturale dei volti miglio