L’avidità
Stolti e ciechi! (Mt 23,19)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso». (Mt 23,13-22)
Perché i farisei hanno deviato completamente dalla corretta interpretazione della Parola di Dio, addirittura trascinando con sé i fedeli che li ascoltano e li accettano come guide e maestri? L'ipocrisia sicuramente è stata la rovina del tempio e delle loro anime. Infatti chi è ipocrita serve solo apparentemente il Signore, profondendo in realtà tutte le sue energie per sé stesso. Così però si alimenta l'avidità. Se sei sempre scontento presta molta attenzione a ciò, il pensiero infatti che ci sia sempre qualcuno che ha più di te e che sta meglio di te potrebbe essere una prima temibile forma di avidità.