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SUL MONTE BIANCO

Laudato sì per questi spruzzi di vacanze...

Il torrente rimbalza fresco e tonante, raccogliendo le nevi sciolte dal sole che splende imperterrito. Lo scoiattolo saltella dagli alberi al terreno. Laudato sì mi Signore per nostra madre terra. Madre e sorella che ti serve e ti apre il respiro. Regina che nel giro dei monti ti mostra il suo regno. Come nella salita al Monte Bianco.

Editoriali 27_07_2015
Il Monte Bianco

Il torrente rimbalza fresco e tonante, raccogliendo le nevi sciolte dal sole che splende imperterrito. Lo scoiattolo saltella dagli alberi al terreno. Laudato sì mi Signore per nostra madre terra. Madre e sorella che ti serve e ti apre il respiro. Regina che nel giro dei monti ti mostra il suo regno. Salendo con la nuova e geniale sky way fino alle nevi perenni del Monte Bianco, ti ritrovi a camminare per lunghi sentieri segnati dallo scarpinare di tante persone che salgono quassù, e dagli esili filari di giovani soldati in cordata che punteggiano il biancore delle nevi. I monti giganti si disperdono in un anfiteatro senza confini; il gigante di fronte ha puntato il dito imponente, altre esili vette salgono come guglie di cattedrale o si ergono come torri solitarie. Nel piccolo museo a mezza costa scopriamo i cristalli dell'antica miniera scavata sulla roccia del Monte Bianco. Laudato sì mi Signore.

Mi ritrovo a leggere seduto o disteso sull'erba come mi accadeva nelle estati degli anni di Seminario mentre gli amici giocavano a carte o scalciavano: adesso sono le famiglie, con i grandi di sessant'anni fino al piccolino di tre anni nello spazio della radura tra i pini. L'anziano pescatore in vacanza con noi ci ragiona su: «Che cosa ci manca, qui è già paradiso». Infatti c'è anche espressamente Gesù nel segno dell'Eucaristia celebrata tra gli alberi.

LAUDATO SI'. Chi conosceva manco l'esistenza di quella chiesetta romanica nel paesino che sovrasta Aosta? Con un gruppetto di amici siamo calamitati dalla ricorrenza liturgica di Santa Maria Maddalena, e vi scopriamo anche il luogo di nascita di sant Anselmo. Con pazienza il custode Camillo ci introduce alla scoperta degli affreschi del cinquecento e dell'antico campanile rafforzato dal contrafforte.

LAUDATO SI'. Nella fraternità tra i monti, a poco a poco il cuore scioglie e i visi delle persone si aprono, quasi a cedere il territorio della propria vita, fino a cambiare la concezione di sé e la misura delle cose - come dice un amico – per venire introdotti a una felicità più vera. I dialoghi nelle camminate, a tavola o al bar, e i racconti di vita nelle serate con amici che sono venuti a trovarci, donano un altro sguardo. La storia ci attende piena di promessa. Abbiamo una strada da percorrere e una meta da raggiungere: ma già ci ha raggiunto essa stessa. Alziamo lo sguardo verso i monti, in una compagnia che cammina alla scoperta del Mistero, visibile e attraente in tutti i percorsi della vita.

PS. Al momento della partenza vengo intercettato per la celebrazione della Messa ai settecento universitari della Statale di Milano, ospiti con noi nel grande albergo. Nei gesti, nei canti, nei volti, un’ultima spruzzata di bellezza, dopo che nei giorni scorsi li avevo visti scherzare e cantare e discutere, o indugiare da soli e a gruppetti in meditazione sul testo degli Esercizi spirituali.