La vita eterna

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. (Mc 9,2-10)

La trasfigurazione di Gesù, prima della Resurrezione, è un incoraggiamento ad andare a predicare il Vangelo a tutti i popoli e per annunciare quella vita eterna della quale Pietro, Giacomo e Giovanni sono stati fatti partecipi per un breve momento sul monte Tabor. Forse potrebbe essere il momento giusto per prendere l'impegno di fare la visita al Santissimo Sacramento in una chiesa per cinque minuti ogni giorno della prossima settimana. Sarà la tua esperienza del Tabor, molto simile a quella degli apostoli che hanno visto il Signore trasfigurarsi davanti a loro.