La vicinanza del Signore
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni (Mt 17,1)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti». (Mt 17,1-9)
Mosè ed Elia rappresentano rispettivamente la legge e i profeti, cioè il Vecchio Testamento. Questo rispetto a Gesù è stato la preparazione e l’attesa. Alla fine dell'apparizione resta Gesù soltanto. Alla fin fine è proprio ciò che desidera il cristiano: restare con Gesù. L'adorazione eucaristica esprime bene questo restare con Lui. Anche il ringraziamento dopo la Messa ci permette di restare con Lui. Approfitta più che puoi di questi momenti speciali per sperimentare la vicinanza del Signore.