La vicenda della torta trans
Al pasticciere Jack Phillips viene chiesto di preparare una torta che celebri il "cambio" di sesso, ma lui si rifiuta.
Il pasticciere Jack Phillips, che vive nel Colorado, è proprietario di Masterpiece Cakeshop. Nel 2012 Jack si rifiuta di preparare una torta per un “matrimonio” omosessuale. Nel 2018, dopo un’odissea legale iniziata nel 2012, la Corte Suprema del Colorado gli ha dato ragione.
Dal 2012 un avvocato ha preso di mira Jack chiedendogli una volta di realizzare una torta con l’immagine di Satana che fuma marijuana e un’altra volta una torta per celebrare il “cambio” di sesso. Il pasticciere si è rifiutato in entrambi i casi di confezionare questi dolci.
Nel caso della torta per il “cambio” di sesso si è aperta una vertenza legale che è arrivata sin alla Suprema Corte. Quest’ultima ha rigettato il ricorso dell’avvocato che chiedeva la “torta trans”, ma per un mero difetto procedurale.
Gli avvocati di Alliance Defending Freedom che difendono Phillips dal 2012 hanno dichiarato: «La libertà di parola è per tutti. Come ha affermato la Corte Suprema degli Stati Uniti in 303 Creative, il governo non può costringere gli artisti a esprimere messaggi in cui non credono. In questo caso, un avvocato ha chiesto a Jack di creare una torta personalizzata che celebrasse e simboleggiasse la transizione da maschio a femmina. Poiché la torta esprime un messaggio e Jack non può riprodurre questo messaggio per nessuno, il governo non può punire Jack per aver rifiutato di esprimerlo. Il Primo Emendamento protegge questa scelta».