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COVID-19

La vera pandemia è la corruzione, dicono i vescovi del Kenya

La Conferenza episcopale esorta il governo ad agire in modo responsabile evitando nuovi storni e sprechi di risorse destinate a combattere il coronavirus

Svipop 03_06_2021

Il 31 maggio la Conferenza episcopale del Kenya ha diffuso un comunicato indirizzato al governo in merito al contrasto dell’epidemia di Covid-19 che finora ha contagiato 171.084 persone e ne ha uccise 3.188. Dopo aver rinnovato l’invito alla popolazione a vaccinarsi, i vescovi kenyani richiamano il governo a un comportamento responsabile. “Esortiamo il governo – si legge nel comunicato – a garantire la sicurezza dei vaccini somministrati ai kenyani. Il processo di approvvigionamento dei vaccini dovrebbe essere il più trasparente e responsabile possibile perché questo paese non può permettersi un nuovo ciclo di appropriazione indebita di risorse destinate al contenimento del Covid-19. Denunciamo costantemente la corruzione come la vera pandemia che affligge il nostro paese”. Il riferimento è agli scandali che hanno investito l’Autorità per le forniture mediche, Kemsa. Lo scorso ottobre, ad esempio, il revisore generale Nancy Gathangu ha rivelato che dei dirigenti dell’ente statale avevano violato le norme sugli appalti, erano collusi con delle aziende titolari di contratti, avevano stornato denaro destinato all’acquisto di prodotti sanitari e commesso altri illeciti determinando la perdita di circa 21 milioni di dollari. Nello stesso periodo era stata avviata una indagine per accertare la veridicità delle denunce diffuse dai mass media relative al fatto che le donazioni di materiale sanitario fatte da un miliardario cinese, Jack Ma, erano state dirottate, rubate e vendute invece di essere distribuite. Nel comunicato inoltre i vescovi cattolici entrano nel merito del blocco dei farmaci antiretrovirali donati dagli Stati Uniti disposto all’inizio dell’anno dal governo, che pretende il pagamento delle tasse di importazione, e non ancora del tutto revocato che ha lasciato molti ammalati privi di cure ed è responsabile di diversi casi di contagio di neonati (v. “Altro che aiuti. Il governo kenyano specula sui farmaci”, Lanuovabq.it, 26-05-2021). “Siamo anche molto preoccupati per la situazione di stallo tra l’Agenzia di Sviluppo degli Stati Uniti e il governo del Kenya per quanto riguarda gli ARV – dicono i vescovi – la posta in gioco sono le vite di molti keniani infetti da Hiv/ Aids che dipendono dagli ARV. Chiediamo una rapida soluzione ai problemi che impediscono agli ARV di essere distribuiti ai malati”. Il Kenya aveva ricevuto in dono la prima partita di vaccini AstraZeneca, oltre un milione di dosi, all’inizio di marzo e aveva iniziato le vaccinazioni quasi subito, ma meno del 2 per cento della popolazione è stato vaccinato finora. La Chiesa cattolica ha espresso fin da subito il suo sostegno alla campagna di vaccinazioni dichiarando piena fiducia nelle autorità sanitarie e prendendo le distanze da un gruppo di medici cattolici che avevano dichiarato le vaccinazioni non necessarie.