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OCCHIO ALLA TV

La tribuna di Ballarò

Ultimo appuntamento di stagione, ieri sera, con “Ballarò” (RaiTre, martedì ore 21.05), che ha chiuso ospitando un intervento di Giuliano Amato e poi il ministro Maurizio Sacconi...

Occhio alla Tv 22_06_2011

Ultimo appuntamento di stagione, ieri sera, con “Ballarò” (RaiTre, martedì ore 21.05), che ha chiuso ospitando un intervento di Giuliano Amato e poi il ministro Maurizio Sacconi, la senatrice del Pd Angela Finocchiaro, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il vicedirettore della “Repubblica” Massimo Giannini, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli e l’imprenditrice Luisa Todini.

Un parterre nutrito, come al solito, e articolato secondo una logica improntata all’equilibrio politico, con gli ospiti rigorosamente da una parte o dall’altra nello studio secondo l’appartenenza politica. Anche la cornice scenografica, oltre alle capacità di Giovanni Floris come conduttore, ha contribuito a far raggiungere al programma il record d’ascolto durante questa stagione, con una media di circa 5 milioni di spettatori e uno share intorno al 17%.

Numeri interessanti per una trasmissione che ha spesso suscitato polemiche (e addirittura telefonate in  diretta del premier Silvio Berlusconi), ma che sa affrontare l’attualità politica cogliendo nel segno. Lo stile di Floris può piacere oppure no, ma gli va riconosciuto il merito di lanciare i dibattiti partendo sempre dai fatti e di cercare di far parlare tutti, dall’una e dall’altra parte.
Il modello è quello della tribuna con opposte fazioni e qualche eccesso si deve soprattutto a un pubblico che non sempre riesce a stare nei ranghi. Né riesce a evitare qualche caduta di stile il pur bravo Maurizio Crozza, che ha avuto il compito di aprire ogni puntata con la sua satira politico-sociale. È stato lui, più del conduttore, a mettere spesso in imbarazzo gli ospiti di turno.