La Terza Guerra è già scoppiata: contro la Chiesa
A più riprese si parla del timore dello scoppio di una Terza Guerra Mondiale, ad opera di nazionalisti e fondamentalisti. La prima causa di questo rischio viene attribuita alla... fede cristiana. E' l'offensiva di relativisti, ambientalisti, multiculturalisti, in una parola: nuovi gnostici del XXI Secolo. E' questa la vera guerra.
In questi ultimi tempi, tutti, mondo cattolico incluso, sembrano preoccupati di evitare una supposta prevedibile terza guerra mondiale, dovuta ai fondamentalismi religiosi, ai nazionalismi, razzismi, discriminazioni varie, che si sono drammaticamente accentuati grazie alla globalizzazione accelerata, al terrorismo internazionale, ecc.
Per evitarla (invece di definire strategie per contrastare e risolvere questi fatti) sembra essersi concordato di considerare prima “causa” di questo rischio ciò che la gnosi vuole abbattere da sempre: la fede cristiana. Nei riguardi del cattolicesimo l’azione è stata portata inizialmente su due temi: la relativizzazione della dignità dell’uomo e quella dei dogmi religiosi. Successivamente si è cercato di convincere a promuovere un adeguato ecumenismo per un mondo già multiculturale e multireligioso e cominciare a lasciar pensare che la Verità nasca dal dialogo. Sembra essersi poi tentato di convincere la Chiesa a garantire l’infallibilità della coscienza individuale e ridimensionare quella della Autorità morale. Così come sembra deciso di far credere che i problemi di miseria morale siano conseguenti a quelli di miseria economica. La Chiesa vien stimolata pertanto a privarsi di ricchezze e distribuirle e a interrompere il processo di evangelizzazione. Questo viene spiegato razionalmente: evangelizzare è contrario alla realtà storica multi religiosa e multi culturale, ma anche priva di libertà il prossimo e lede pericolosamente le culture di altri popoli.
Sembra essersi deciso di lasciar accelerare il processo di immigrazione e dichiararlo necessario, opportuno e dovuto (per compensare il gap di popolazione, per multiculturalizzare sempre più …). E’ ormai evidente il processo inarrestabile di imposizione di leggi “civili” uniformi in tutto il mondo “civile”, per uniformare la visione ed il comportamento morale (origine dei conflitti). La Chiesa è incoraggiata (e sembra autoincoraggiarsi), ad occuparsi di consolare, e meno ad educare. Ma quello che è più grave è che tutto il mondo deve accogliere il programma “ambientalista” quale religione universale che accomunerà tutti i popoli della terra.
Scusate, si teme che scoppi una terza guerra mondiale o è già scoppiata e già vinta dalla gnosi del XXI secolo che ha travolto la cristianità? Si direbbe infatti che sia stata la gnosi a vincere il processo di evangelizzazione. A questo punto dovremmo fare una riflessione. Noi cattolici abbiamo sempre pensato che Dio scrivesse la storia, e questa storia fosse quella del conflitto eterno tra gnosi e Rivelazione. Abbiamo sempre pensato che fosse la coscienza formata a stabilire ciò che è bene e male, a determinare il senso della nostra vita e delle nostre azioni, così infatti il cristianesimo ha influenzato la storia, anche se contrastato dalla gnosi che ha sempre cercato di cancellare questo “senso”. Ma vorrei anche chieder al lettore di riflettere che, nella storia degli ultimi duemila anni, riuscire ad universalizzare una fede, come la nostra, così “assurda” nella sua dimostrazione (si pensi: fondata sulla Incarnazione di Dio per concezione dello Spirito Santo, fondata sulla Resurrezione!), dove non poteva esser usata la logica, né la ragione (sic et simpliciter), né la menzogna, né la mera speranza, né la conquista – imposizione, ebbene come si può non credere che la storia l’ha fatta Dio direttamente con la Grazia? Ed ora non ci crediamo più? Ma andiamo anche oltre. Chi abbraccia il cristianesimo non lo può fare per la ricerca del potere (chi ci ha provato ha perso), non per la ricerca del piacere, del successo, ecc.. Chi ha abbracciato il cristianesimo sapeva di dover distaccarsi dal mondo secondo il suo stato, sapeva di dover rinunciare, di dover sopportare le croci. Come si può pensare che il cristianesimo, da solo, senza Dio, sia sopravvissuto ed abbia fatto la storia con questi presupposti? Ma allora perché temiamo oggi questi tempi, queste sfide, queste nuove persecuzioni e pericoli?
La storia è stata fatta grazie allo sforzo di far conoscere la verità, ma questo sforzo è riuscito fintanto che ciò che è “temporale è stato subordinato allo spirituale”. Oggi affrontare i temi sopra esposti conseguenti alla globalizzazione (per semplificare) vogliono più che mai una verità da affermare per creare una vera società globale fondata sui veri diritti dell’uomo, non solo un aggregato insostenibile di culture senza nulla che le accomuni veramente. Perciò la gnosi, per accomunare, propone a tutti una forma di ambientalismo “pseudo religioso” e malthusiano. Ma noi siamo disposti a permetterlo? Ora, la storia dell’umanità va compresa cercando di comprendere il ruolo della Chiesa, perché solo la Chiesa può esprimere il senso e l’ordine della creazione e ristabilirlo.
Se ciò non avvenisse, la nostra epoca storica diverrebbe sterile e persino dannosa per i nostri figli e discendenti, altro che un ambiente degradato lasceremo loro in eredità... Molto peggio, lasceremo loro una morale degradata, una civiltà degradata. Capiamo ciò? Se la Chiesa non fa magistero, il peccato originale esplode nel pensiero e nell’agire dell’uomo. Se la Chiesa lascia libera la coscienza dell’uomo di farsi contagiare dalle ragioni di supposte culture e mode dominanti, l’uomo si perde. Se la Chiesa non fa evangelizzazione, priva persone del diritto di conoscere Cristo. La storia non può esser fatta dal disordine gnostico e nichilista, non ci si può limitare a osservare e dare opinioni che risultino gradite dalla cultura dominante, non ci si può occupare di consolare e non di insegnare, di far pregare, di riaffermare e impartire Sacramenti. E’ scritto anche nell’Enciclica Lumen Fidei, è così che si riprendono le redini della storia. Non dobbiamo avere paura soprattutto. Ciò che va bene ai lupi non può andare bene agli agnelli…