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RIBALTONE MONDIALE

La speranza per il mondo? Non viene più da Ovest

Sono cresciuto da questa parte della Cortina di ferro, nel mondo cosiddetto libero, e mi sono formato nella lotta contro il totalitarismo ateo, nella certezza che dall’altra parte del Muro c’era un punto di riferimento, c’era un faro che teneva alta la bandiera della Verità. Ma oggi le cose si sono ribaltate…

Libertà religiosa 13_06_2016
Est e Ovest, oggi i mondi si sono ribaltati

Mentre leggevo l’editoriale del nostro direttore in merito al Nuovo Ordine Mondiale che avanza preceduto dall’imposizione del Pensiero Unico, e vedevo snocciolare i casi del vescovo spagnolo crocifisso dai Lgbt, le chiese incendiate, i parroci aggrediti in Francia, (clicca qui) il pensiero che è balzato alla mente è simil-evangelico: Signore, dove andremo? 

Sono cresciuto da questa parte della Cortina di ferro, nel mondo cosiddetto libero, e mi sono formato nella lotta contro il totalitarismo ateo, almeno con la parola e lo scritto. I cristiani perseguitati dovunque imperasse la falce & martello, la Chiesa del Silenzio, testimoniavano unanimi che quel che aveva dato a molti di loro la forza di sopportare anni e anni di vessazioni, di umiliazioni, di linciaggio pubblico, di emarginazione sociale, di paura, di gulag, torture perfino, di lavaggio del cervello, era stata l’idea che dall’altra parte del Muro c’era un punto di riferimento, c’era gente che si prodigava e pregava per quei fratelli sfortunati, c’era un faro che teneva alta la bandiera della Verità, c’era insomma il Vaticano. 

La cosa vale ancora, perché i luoghi in cui i cristiani sono carne da macello non sono venuti meno: alcuni sono cambiati, altri sono rimasti gli stessi e ulteriori se ne sono aggiunti (quelli islamici, così che, a conti fatti, sembra che i numeri complessivi della persecuzione cruenta permangano immutati). Quando soffri in galera, il sapere che esiste un posto in cui poter scappare è di gran conforto e alimenta la speranza, anche se non riuscirai mai a raggiungerlo. Quando sei circondato da gente che cerca di convincerti che sei nel torto, il sapere che esiste un Posto in cui quelli come te hanno ragione è ciò che ti impedisce di impazzire. 

Ma nel Terzo Millennio progrediente ecco che le cose si sono ribaltate. Il Paese dove quelli come te hanno ragione e la legge è dalla loro parte è adesso –paradosso della storia- la Russia. E quelli da cui adesso devi guardarti sono i tuoi compaesani del Mondo ex Libero. Ora, lasciamo perdere la politica di Putin e la sua sincerità nel ripristino dell’identità cristiana della Santa Russia. Non è questo in discussione in queste righe, bensì il paradosso. E, per dirla tutta, la traison des clercs letteralmente intesa. Già i pastori impavidi erano scomparsi, come categoria, da qualche tempo. Qualcuno, qua e là, faceva (e fa) eccezione, ma possiamo contarli su una mano e mezza. 

Il nostro direttore, citando il caso spagnolo del vescovo Cañizares, sospetta che il metodo di colpirne uno per rieducarne cento possa ahimè  funzionare. Io sono molto più pessimista di lui, forse per l’età. Per questo mi chiedo «dove andremo?», visto che la vecchiaia mi sta facendo assistere a qualcosa che mai avrei immaginato, un’inversione davvero diabolica, un Ovest totalitario e un Est che resiste al totalitarismo. Forse papa Francesco ha davvero visto giusto, forse ha, più di me, contezza della vera situazione, e la sua strategia di appaisement con il Lato Oscuro della Forza è quella giusta, necessaria, magari non a vincere ma a evitare il peggio. Oggi, infatti, il progresso tecnologico permette al Leviatano di trovare chiunque e dovunque sia. Signore, dove andremo?