La sinistra e le minoranze
La sinistra vola a Budapest per partecipare al Gay Pride, sostiene la Palestina che è anti-lgbt e mette all'angolo gli ebrei LGBT. Quanta coerenza.

Interessante articolo di Francesco Giubilei su il Giornale: «Incapaci di trovare punti in comune in casa, i partiti di sinistra devono affidarsi all'effetto trasferta con i principali esponenti del campo largo volati a Budapest per partecipare al Pride vietato da Orbán. Nessun accordo sulla politica estera, sul riarmo, sull'economia, silenzio sui temi sociali e sul sostegno ai ceti più deboli ma tutti insieme quando si tratta si salire sul carro del gay Pride. Così oggi [28 giugno] sono attesi in Ungheria circa trenta parlamentari del campo largo inclusi Elly Schlein e Carlo Calenda, oltre alle delegazioni di Italia Viva con Ivan Scalfarotto, di +Europa con Riccardo Magi, di Avs con Benedetta Scuderi e del M5S con sei esponenti grillini tra cui l'europarlamentare Carolina Morace e la senatrice Alessandra Maiorino.
[…] Eppure la sinistra italiana, così solerte nel difendere i diritti delle minoranze in Ungheria, non dice nulla sui Pride in Italia dove vengono sventolate le bandiere della Palestina (non proprio nota per il rispetto dei diritti Lgbt) e dove i membri della comunità Lgbt ebraica non possono manifestare. Sono infatti recenti le contestazioni a Keshet Europe, associazione che raggruppa ebrei Lgbt europei a cui nel Pride di Roma hanno gridato «assassini» e «terroristi», mentre a Firenze è stata rifiutata la partecipazione di Keshet Italia con le bandiere arcobaleno con la stella ebraica da parte del Toscana Pride».
Ci sono minoranze e minoranze.