Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi martiri coreani a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La Parola di Dio va condivisa

Il seminatore uscì a seminare il suo seme (Lc 8,5)

Schegge di vangelo 20_09_2025 English Español

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza. (Lc 8,4-15)

Gesù usa frequentemente le parabole per trasmettere il messaggio del Regno. Questi racconti, semplici ma profondi, stimolano chi ascolta a riflettere e a cercare il significato più vero e duraturo. Quando poi Gesù ne svela il senso ai discepoli, non lo fa per tenerlo riservato a pochi intimi, ma perché loro, resi partecipi della verità, possano poi comunicarla a tutti. La Parola di Dio, infatti, è luce che non va nascosta, ma messa in alto perché illumini ogni uomo. Chi ascolta, comprende e custodisce l’insegnamento del Signore è chiamato a farlo fruttificare, condividendolo con gli altri lungo il cammino della vita. Non basta accogliere interiormente il Vangelo: è necessario testimoniarlo, con parole e gesti, nella concretezza quotidiana. Quando ascolti una Parola di Gesù che ti tocca, cerchi poi di applicarla concretamente nella tua vita o resta solo una "soddisfazione" intellettuale? Ti impegni a trasmettere agli altri ciò che hai capito del Vangelo con la testimonianza e, se richiesto, anche con la parola?