La morte del cardinale André Vingt-Trois
L'arcivescovo emerito di Parigi era «entrato gradualmente nel silenzio del mistero di Dio, ed è in questa preghiera fiduciosa e in questo abbandono che si è addormentato serenamente», annuncia il successore mons. Ulrich.

L'arcidiocesi di Parigi in lutto per la scomparsa del cardinale André Vingt-Trois, morto ieri pomeriggio all'età di 82 anni. Alle 17 le campane di Notre Dame e di tutte le chiese parrocchiali dell'arcidiocesi hanno suonato «un rintocco per ognuno dei suoi 82 anni», come ha chiesto l'arcivescovo mons. Ulrich annunciando la morte del predecessore.
Il cardinale era nato a Parigi il 7 novembre 1942 ed era stato ordinato sacerdote nel 1969. Nella parrocchia di Sainte Jeanne de Chantal, in qualità di viceparroco, affiancò l'allora parroco Jean-Marie Lustiger, di cui poi fu ausiliare quando Lustiger divenne arcivescovo di Parigi. Fu quest'ultimo a consacrarlo vescovo nel 1988. Dopo sei anni da metropolita di Tours (1999-2005), Vingt-Trois fece ritorno a Parigi, come arcivescovo, al momento della rinuncia di Lustiger per raggiunti limiti di età. Arcivescovo della capitale francese dal 2005 al 2017, nello stesso periodo ricoprì anche l'incarico di ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Francia, e fu presidente dei vescovi francesi tra il 2007 e il 2013. Da Benedetto XVI nel concistoro del 2007 fu creato cardinale del titolo di San Luigi dei Francesi. Alla fine del 2017, raggiunta l'età canonica di 75 anni, Papa Francesco accolse la sua rinuncia, nominando arcivescovo di Parigi mons. Michel Aupetit.
«Per diverse settimane, e soprattutto in questi ultimi giorni», racconta l'arcivescovo Ulrich, «è entrato gradualmente nel silenzio del mistero di Dio, ed è in questa preghiera fiduciosa e in questo abbandono che si è addormentato serenamente».