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ABORTO E FAMIGLIA

La marcia per la vita in Slovacchia chiede a Fico di essere coerente

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Una marcia per la vita in Slovacchia, anche per chiedere al governo Fico di non eliminare il bonus per le famiglie. Ha partecipato anche il nunzio apostolico Nicola Girasoli: "Papa Francesco sta marciando con voi, oggi". 

Vita e bioetica 23_09_2024
La marcia per la vita a Kosice, Slovacchia

“Appello al governo: non eliminate il bonus per le famiglie”. Così uno degli slogan della Marcia nazionale per la vita nella Repubblica Slovacca tenutosi domenica. Il motto era “L’amore è pro-life”. Hanno partecipato 40mila sostenitori della vita, hanno precisato gli organizzatori.

Quanto all’appello attuale della Marcia, il nuovo governo di Robert Fico, cioè di sinistra non progressista e nazionalista, pensa di cambiare o ridurre il bonus per le famiglie che aveva introdotto il governo precedente di destra. L’evento pro-life più importante del paese mette in rilievo la vita e la sua protezione. Allo stesso tempo vuole essere apolitico e aperto a tutti: esclude sia bandiere e manifesti politici che la partecipazione ufficiale dei partiti, anche se erano presenti alcuni politici. Lo slogan citato prima è l’unico messaggio legato alla politica attuale.

«Papa Francesco sta marciando con voi oggi. Che sia la marcia di gioia ed entusiasmo. Accettate dal papa Francesco un abbraccio pieno di pace e speranza», ha dichiarato in slovacco il nunzio apostolico Nicola Girasoli presente alla Marcia con i vescovi del paese.

La manifestazione ha avuto luogo a Košice, la seconda città più grande all’Est del paese. Tra gli organizzatori sono alcune Ong pro-life sotto l’auspicio della conferenza dei vescovi cattolici.

«Siamo per la vita e questo può essere fatto solo nell’amore. La domenica abbiamo l’occasione di dirlo e di dimostrarlo. Siamo orgogliosi che Košice diventi la capitale della cultura della vita», ha detto giorni fa Dušan Škurla, il coordinatore dell’evento. «Questo evento è stato sempre molto partecipato - ha continuato Škurla - e si distingue per il suo svolgimento ordinato e civile. Formula chiari principi morali di non nuocere e di aiutare mantenendo uno spirito gioioso».

La seconda denominazione cristiana più grande nel paese, la chiesa luterana, non si è espressa sull’evento pro-life ufficialmente. Comunque il vescovo generale Ivan Eľko ha approvato la Marcia dicendo che ci sarebbero molti dei suoi fedeli a Košice: «Siamo in grado di difendere in modo radicale diritti di vario tipo e spesso bizzarri. Distruggere un nido di uccello viene considerato un crimine più brutale che porre fine, in modo violento, alla vita di una persona che è ancora allo stadio di feto umano», ha avvertito vescovo Eľko.

Uno dei co-organizzatori, Patrik Daniška, ha così spiegato la motivazione di marciare per la vita: «Ognuno di noi ama qualcuno e naturalmente non vogliamo che nessuno faccia del male a queste persone. Abbiamo a cuore ogni singola persona, per questo vogliamo che tutti siano protetti, compresi i bambini non ancora nati». Daniška ha aggiunto che lo scopo della Marcia è anche l’eliminazione della legge ingiusta sull’aborto, l´aiuto alle mamme incinte e famiglie in difficoltà.

Mons. Marek Forgáč, il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Košice che ospita l’evento, ha sottolineato che qualsiasi danno a una persona è un reato grave: «Se vengono colpiti degli indifesi, la cosa è talmente grave che sia necessario scendere in piazza. Vogliamo esprimere in modo non violento ma allo stesso tempo visibile che siamo dalla parte degli indifesi. Pertanto invitiamo urgentemente tutti coloro che hanno a cuore la protezione della vita dal concepimento alla morte naturale a unirsi alla marcia per la vita a Košice».

La mattina i vescovi hanno celebrano le messe in diverse chiese a Košice. Il programma ufficiale è iniziato alle 13,30 con i discorsi di una ventina di persone. Poi hanno marciato. L´avvenimento prevedeva testimonianze, programma per i bambini e concerti. Per l'occasione alcuni artisti hanno creato un inno ufficiale.

Già negli anni precedenti i critici avevano soprannominato l’evento “La marcia per la disuguaglianza”. E la contestazione continua. Nei giorni scorsi alcuni hanno scritto sui social media ufficiali della quarta Marcia nazionale per la vita. Prima dell'eliminazione dei post si poteva vedere che gli autori insultavano le donne che pregano davanti alle cliniche abortiste e si accusavano i preti di "pedofilia".

La quarta Marcia nazionale per la vita contava su 750 volontari, più della metà dei quali erano donne. Anche la sua prima edizione in Slovacchia si svolgeva nella città di Košice nel 2013. All’epoca attirò circa 80mila persone in un paese di 5,5 milioni di abitanti di cui più del 50% cattolici. La seconda e terza edizione nazionali si sono svolte nella capitale Bratislava.