La luce dell'esperienza

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!». Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». (Mt 15,1-2; 10-14)

La grazia di avere un maestro come Gesù è impagabile. Accogliendolo e ascoltandolo, si apre un cammino nuovo, un cammino buono. La fiducia in Lui ci permette di non rimanere bloccati sulle convenzioni sociali e sulle convinzioni personali, come chi pensa di essere già nel giusto. Solo chi guarda se stesso fino in fondo si rende conto del limite. Non restiamo ciechi, ma chiediamo la grazia di Cristo che ci apre gli occhi, seguendo non delle aride leggi, ma la verità di Una Persona viva! Non limitiamoci a paragonare le sue parole con altre parole, la sua strada con un’altra strada. Facendo esperienza della libertà e della gioia che Lui dona, almeno per un momento prendiamo coscienza di essere ciechi, e ci affidiamo alla sua guida luminosa. Subito dopo apriamo gli occhi, e vediamo la novità.