Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Tommaso a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La legge e il cuore

«Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». (Mc 7,1-8.14-15.21-23)

Schegge di vangelo 30_08_2015
Vangelo

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». 

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.

Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». (Mc 7,1-8.14-15.21-23)

Non sembra un vangelo attuale. Che c’entriamo noi con tutte le prescrizioni rituali di scribi e farisei? Eppure il legalismo spicciolo e quello più elaborato imperversano anche nella nostra  società e vengono proposti come risolutivi dei problemi. Buone leggi, buone prescrizioni, buone convenzioni! Ma il cuore rimane sterile. Se non addirittura malvagio, incapace di portare frutti di bene. Gesù non richiama i suoi discepoli alla fedeltà delle prescrizioni esteriori, ma all’adesione del cuore, a quella sequela viva e convinta, che nasce dall’attrattiva e dall’amore.