La giustizia dell’amore
Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Lc 11,42-44
«Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Lc 11,42-44
Il legalismo uccide. L’ossessione della legge, praticata senza cuore, conduce lontano da quella stessa giustizia che si vorrebbe proclamare. Perché? Perché ha di mira il proprio prestigio, la propria posizione, la propria fama. Non avendo in mente l’amore di Dio e l’amore del prossimo, la legge diventa un macigno che giustifica un cuore malvagio. Occorre difendersi dagli ‘uomini giusti’, che continuano a fare e a proclamare nuove leggi, inchiodati alla lettera e privi di amore, e solleciti solo nei riguardi del giudizio e della condanna. Occorre piuttosto guardare a Gesù, alla sua misericordia, alla sua giustizia, protesa all’amore di Dio e quindi di ogni persona.