La gioia prevale
Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare (Mc 2,19)
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!». (Mc 2,18-22)
Gesù utilizza l'immagine dello sposo per parlare di sé stesso e del rapporto con i suoi discepoli. La presenza dello sposo rappresenta il tempo della salvezza e della vicinanza con Dio: un tempo speciale in cui la gioia prevale su ogni altra cosa. Gesù non sminuisce l'importanza del digiuno, ma lo colloca nel contesto più ampio della relazione con Dio e della gioia che deriva dalla presenza del Signore. Quanto vuoi bene a Gesù da lasciare tutto quello che eri e che avevi prima di conoscerlo?