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MOSTRA

La figura del padre

Fino al 3 giugno, a Brescia nella Parrocchia delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, è possibile visitare la mostra "Nessuno genera se non è generato", realizzata da preti e seminaristi della fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo.

Cultura 02_06_2013
padre e figlio

Accade in questi giorni a Brescia un fatto strano. A discutere della figura del padre, invitati da un gruppo di mamme, ci sono dei preti e dei giovani seminaristi. Si tratta di una mostra itinerante sulla paternità realizzata infatti dalla Fraternità San Carlo, fondata da monsignor Massimo Camisasca, da qualche mese vescovo di Reggio Emilia.

"Nessuno genera se non è generato" è il titolo di un percorso (visitabile fino al 3 giugno nella Sala della Comunità Parrocchia delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa) che passa attraverso le opere di Omero, Dante e Tolkien.
Senza il riconoscimento del padre, dice la mostra ispirata da un libro di Jonah Lynch (giovane prete americano di origine irlandese, oggi rettore del seminario alle porte di Roma), non si diventa né padri, né uomini. L´essere figli, d´altra parte, è ciò che accomuna tutte le persone. Un tema su cui la letteratura non si è risparmiata. Dal pianto di Priamo che commuove Achille e lo convince a restituirgli il corpo straziato del figlio Ettore, all´assenza del padre Ulisse nella vita del figlio Telemaco, dal cammino di Dante, che trova Virgilio quando si era ormai perso nella "selva
oscura", fino al viaggio di Frodo sotto la guida di Gandalf.

Accettando la sfida di avere un padre, spiega la mostra, si può diventare uomini liberi e capaci di affrontare il mondo. È l´esperienza di Dante che, giunto alle porte del Paradiso, deve staccarsi dal Maestro, "lo dolce padre mio" «Il temporal foco e l´etterno veduto hai, figlio - gli dice Virgilio,
addolorato, ma deciso a far proseguire Dante nella sua strada -; e se´venuto in parte dov´ io per me più oltre non discerno».
È il coronamento della paternità umana: "nessun padre è all´altezza dei desideri del figlio, la paternità si compie consegnando il figlio al vero Padre".
La mostra dice molto altro e merita di essere vista di persona, soprattutto se si è padri (o figli) imperfetti. "Non esistono padri buoni o padri cattivi, ma soltanto padri", si dice negli ultimi pannelli. Una parola di speranza frutto di quella misteriosa paternità che i preti hanno per noi e
per le nostre famiglie.