La festa delle Capanne
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne (Gv 7, 2)
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. (Gv 7, 1-2. 10. 25-30)
La festa delle Capanne rievoca il tempo trascorso dagli ebrei nel deserto dopo la fuga dall'Egitto. In quel tempo infatti il Popolo di Dio abitava in capanne. La festa cadeva all'inizio di autunno e durava otto giorni. Il significato era quello di ricordare la protezione di Dio nei quaranta anni dell'Esodo vissuti nel deserto. Siccome la festa coincideva con la fine della mietitura, veniva chiamata nell'Esodo "festa del raccolto". Anche Gesù partecipava alle feste ebraiche come ogni buon israelita osservante. La festa delle Capanne, come altre feste ebraiche, è ormai superata dalla venuta di Cristo che inaugura nuove feste, come il Natale, o nuovi significati per feste antiche, come la Pasqua.