La Facoltà teologica dell'Italia settentrionale promuove l’omosessualità
Nel corso di morale speciale della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale si sostiene che l’incompatibilità tra dottrina cattolica e omosessualità vada superata.
La Facoltà teologica dell’Italia settentrionale offre un corso di Morale speciale, tenuto dal sacerdote Aristide Fumagalli, dal titolo “L’amore omosessuale e fede cristiana”. Già il titolo è erroneo dal momento che l’attrazione omosessuale non può venire qualificata come “amore” perchè, tra gli altri aspetti, manca di complementarietà e soprattutto perché amare vuol dire volere il bene dell’altra persona e l’orientamento omosessuale non fa il bene della persona.
Il corso viene così presentato dall’Annuario 2019-2020: «La successiva ripresa dell’insegnamento tradizionale della Chiesa circa l’omosessualità, indotto da alcuni testi della Scrittura, argomentato lungo il corso della Tradizione e formulato dal Magistero, permetterà di chiarire quanto esso intercetti effettivamente e quanto invece non colga adeguatamente l’attuale esperienza omosessuale di persone credenti». Da notare: si afferma esplicitamente che il Magistero è inadeguato a spiegare in modo corretto ed esaustivo l’omosessualità.
«L’eventuale incomprensione tra l’insegnamento tradizionale della Chiesa e l’attuale esperienza omosessuale di persone credenti solleciterà il tentativo di favorire il dialogo, approfondendo criticamente il rapporto tra l’amore vissuto da persone omosessuali e l’amore comandato da Cristo, alla luce dello stesso rinnovamento dell’insegnamento della Chiesa in epoca contemporanea. Sulla scorta di una rinnovata interpretazione e valutazione cristiana dell’amore omosessuale si provvederà a indicare i criteri morali che debbono orientare la vita amorosa di persone omosessuali affinché anch’essa corrisponda al comandamento nuovo dell’amore di Cristo». In questo caso si afferma che l’incompatibilità tra insegnamento tradizionale e omosessualità possa e debba essere superato e, sempre in modo esplicito, che esiste un amore omosessuale compatibile con gli insegnamenti di Cristo.
«Un ultimo sviluppo del corso riguarderà la questione del riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso in ambito civile, nella differenza e analogia con quello delle relazioni coniugali tra uomo e donna». In questo passaggio rimane oscuro se Fumagalli intenda tracciare una analogia tra unioni civili e matrimonio in ambito civile – ahinoi esistente – oppure in ambito morale – la qual cosa sarebbe da escludersi in radice.
Da ricordarsi che il corso è rivolto soprattutto ai sacerdoti di domani i quali a loro volta formeranno i laici cattolici.