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PAPA FRANCESCO

La Chiesa va incontro ai giovani. Ha già deciso come

Papa Francesco, nelle giornate di oggi e domani, incontrerà circa settantamila giovani. Un preludio per il Sinodo di ottobre. E' evidente la crisi di allontanamento dei giovani dalla Chiesa. Come rimediare? La Chiesa parrebbe aver già deciso: andando incontro alla "modernità".

Ecclesia 11_08_2018
Il Circo Massimo si prepara ad accogliere il Papa

Papa Francesco, nelle giornate di oggi e domani, incontrerà circa settantamila giovani provenienti da centonovantacinque diocesi italiane. Un preludio, quasi un test, per il Sinodo previsto per il prossimo ottobre.

“Per mille strade” fino a Roma dove, ragazzi italiani e non, avranno un’occasione per porre le loro domande al pontefice argentino. “Chiesa, ma tu mi vuoi?” è quella che viene posta in alcune riflessioni rintracciate online. Sì, perché il legame tra le giovani generazioni e la Chiesa cattolica appare sempre più centrale per il futuro del cattolicesimo. Le rilevazioni più recenti hanno fatto registrare dati poco incoraggianti. L’Italia sembrerebbe rimanere un unicum, ma nel vecchio continente avanza a spron battuto quella che alcuni analisti, e il Papa stesso, hanno chiamato “religione fai da te”. Un Dio “costruito” a immagine somiglianza di se stessi, che poco ha a che fare con la confessione cristiana. Un’inchiesta del professor Stephen Bullivant, insegnante di Teologia e Sociologia della religione presso l’Università di Santa Maria, ha evidenziato inoltre come “in sole quattro nazioni (europee, ndr), più di un giovane ogni dieci tra i 16 ed i 29 anni dichiara di assistere ai servizi religiosi almeno una volta alla settimana”.

Le strade per “attrarre” di nuovo i giovani sembrano essere due: appiattire la Chiesa sulla modernità, cedendo ai diktat del “pensiero unico”, quello che vorrebbe costruire un “ponte” con la comunità Lgbt. Giusto per fare un esempio. Oppure, tenere la barra dritta, a costo di rimetterci in termini numerici. I lettori si ricorderanno della “premonizione” di Ratzinger, quella che ha profetizzato per il cattolicesimo un futuro denso di ostacoli e povero di adesioni. La scelta dei relatori per l’incontro mondiale delle famiglie, che si terrà tra poco a Dublino, lascerebbe pensare che una decisione sia già stata presa.

Proprio quanto programmato in vista per il Sinodo di ottobre, poi, lascerebbe pensare a un cammino ben indirizzato. Pare, infatti, che alcuni giovani, durante la consultazione che ha preceduto la stesura del testo, avessero chiesto l’inserimento nel documento della Messa in forma straordinaria. Ma il tutto sarebbe stato “manipolato” per evitare di tenere conto di questa richiesta. I partecipanti al dibattito avevano chiesto di “trovare qualcosa in più”. Questo “più” era stato individuato nello sdoganamento, senza troppi fronzoli, della Messa tridentina. Un desiderio puntualmente messo a tacere.

“Ecco cari giovani, è difficile credere in un mondo così, nel 2000 si è divisi, non è il caso di nasconderlo, ma con l’aiuto della Grazia è possibile”. San Giovanni Paolo II, Tor Vergata, GMG del 2000.